18 voci per una sola visione, parla il producer Sick Luke
Intervista a Sick Luke, uno dei primi producer ad entrare in contatto diretto con il pubblico
18 voci per una sola visione, parla il producer Sick Luke
Intervista a Sick Luke, uno dei primi producer ad entrare in contatto diretto con il pubblico
18 voci per una sola visione, parla il producer Sick Luke
Intervista a Sick Luke, uno dei primi producer ad entrare in contatto diretto con il pubblico
A tre anni dal successo di “X2”, uno degli album più venduti del 2022 (certificato con cinque dischi di platino e oltre 300 milioni di stream), Sick Luke torna con il suo nuovo progetto discografico “Dopamina”, pubblicato ieri da Carosello Records. Considerato fra i producer più influenti e innovativi della scena italiana, Sick Luke firma un lavoro che riunisce 18 artisti tra grandi nomi e nuove promesse: da Blanco a Tedua, da Capo Plaza a Thasup, passando per Rose Villain, Alfa, Venerus e molti altri.
Un mosaico sonoro che intreccia stili e personalità differenti, confermando la sua capacità di indagare territori sonori sempre inediti. «Fare questo disco è stato più bello rispetto a “X2”, nato nel periodo del Covid» ci confida. «Le strofe all’epoca mi arrivavano via mail. Questa volta ho fatto tutte le sessioni insieme agli artisti ed è stata una bella avventura: ognuno si è fidato di me. È stata un’esperienza intensa e positiva».
Da qualche tempo a questa parte la figura del producer è diventata sempre più nota rispetto al passato, quando questo lavoro fondamentale veniva spesso taciuto. Sick Luke è stato senza dubbio uno dei primi a entrare in contatto diretto con il pubblico, ma per lui gli artisti che lo affiancano nella costruzione dei brani prestando a essi la propria voce e la propria penna sono altrettanto importanti rispetto al suo contributo. «Per me produttore e cantante sono 50-50: uno senza l’altro non esiste. Mi sono ispirato a producer come The Alchemist o Madlib, che oltre alla musica hanno anche una loro identità, perché per me era importante che la gente conoscesse non soltanto il mio sound ma anche chi sono io. Però senza strafare: non posso diventare un ‘personaggio’ e poi fare musica brutta. Non sono un influencer: sono un produttore e la musica resta al centro».
Ascoltando le tracce che compongono il disco si resta colpiti dalle diverse sfumature che concorrono alla narrazione. Un mondo che ha dietro evidentemente un grande lavoro di ricerca, di studio e di scrittura guidato da una regola che Sick Luke ha fatto sua da tempo: «Quando entro in studio la prima cosa che faccio è provare qualcosa che non ho mai fatto. Questo è il mio metodo per rimanere rilevante e sorprendere. Se vuoi sentire la roba vecchia ascolti i dischi precedenti. Io ragiono così. E infatti già adesso, mentre è uscito questo disco, sto lavorando su cose nuove, completamente diverse». Ai nostri giorni, tutto tranne che banale.
Fra i brani spicca senza dubbio “Su e giù”, che oltre a Piccolo vede la collaborazione del producer americano Clams Casino: «Quando gli ho proposto quel beat con dei sample lui ha detto “In America questo spaccherebbe”. È stato un riconoscimento forte, perché lui è un producer e non un rapper: quindi sa di cosa parla. Per me è stato un onore averlo nel disco: ha contribuito molto a portare un respiro internazionale, vicino al sound rap americano» ammette.
Ma “Dopamina” è anche un affare di famiglia: c’è il brano realizzato insieme ad Alfa e dedicato a suo figlio Teseo e il duetto in chiusura con suo padre Montana: «È sempre stato un obiettivo. Alla fine abbiamo deciso di farlo ora: era il momento giusto. Anche la copertina è un po’ ispirata a quell’idea di famiglia, come riferimento (anche se non diretto) a The Notorious B.I.G. con la figlia».
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- Tag: musica
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