Caccia alla pinta nascosta
La guida “Local Legends: The Hidden Pubs of London” raccoglie i 38 pub meno turistici di Londra a caccia dell’ultima pinta
Caccia alla pinta nascosta
La guida “Local Legends: The Hidden Pubs of London” raccoglie i 38 pub meno turistici di Londra a caccia dell’ultima pinta
Caccia alla pinta nascosta
La guida “Local Legends: The Hidden Pubs of London” raccoglie i 38 pub meno turistici di Londra a caccia dell’ultima pinta
La guida “Local Legends: The Hidden Pubs of London” raccoglie i 38 pub meno turistici di Londra a caccia dell’ultima pinta
Londra – Sono le 17 di un normale mercoledì pomeriggio a Londra. Finalmente splende il sole e la temperatura supera i 20 gradi. Camminando per le strade del centro si respira aria di primavera con gruppi di amici già pronti a bere la prima pinta di birra fuori dal loro pub preferito. Nella Capitale ce ne sono circa 4mila. Un numero ancora molto alto, nonostante ne siano stati chiusi quasi mille dopo la pandemia. Ma alcuni – quelli più veri, quelli più autentici – resistono ancora e lo fanno non certo per la location, che spesso è nascosta e lontana dai luoghi più turistici, ma grazie al senso di comunità e di casa che offrono ai loro avventori.
È facile imbattersi nei pub iconici della città, da quelli tanto amati da Shakespeare a quelli dove Dickens ha scritto i suoi romanzi. Più difficile è trovare quelli nascosti alla folla di turisti e passanti, quelli che puoi trovare soltanto percorrendo vicoli che sembrano usciti da un’altra epoca o che appaiono girando l’angolo, come per magia. Sono queste le gemme nascoste che vengono raccontate attraverso parole e immagini nella guida scritta da John Warland, fondatore di Liquid History Tours. Nel suo ultimo dal titolo “Local Legends: The Hidden Pubs of London” (Prestel Publishing), l’autore ne ha scelti 38 dislocati dal centro della città fino al suo limite esterno. Guidando il lettore attraverso la storia di ognuno, raccontata grazie alla personalità e alla passione dei loro proprietari. Un’ode al piacere della birra e al piacere di stare insieme agli amici in un luogo caldo e accogliente; una vera chicca non solo per gli amanti della pinta, ma per coloro che sono alla ricerca del vero pub inglese, frequentato dai locali, tra cui The Seven Starts e Ye Olde Mitre a Holborn.
Non fatevi spaventare dall’aspetto. Alcuni non sembrano promettere niente di buono. Ma se varcate la soglia e guardate oltre, scoprirete che le loro qualità uniche prendono vita attraverso i loro ospiti e clienti, i menu scarabocchiati sulla lavagna, gli sgabelli in pelle usurati e i manufatti eccentrici. Senza contare che spesso accettano solo contanti. Ogni pub viene raccontato attraverso la fotografia di Horst A. Friedrichs e tramite la storia che si può respirare dalle pareti di legno, dalle scale ripide e strette che portano alle stanze superiori, dalle antiche fotografie che immortalano un mondo passato, dai boccali di birra e da quegli accessori che rendono ogni pub unico nel suo genere.
Ne ho visitati quattro insieme all’autore, ma quello che mi è rimasto nel cuore è sicuramente il primo che trovate nella guida: Ye Olde Mitre, a Holborn. Dietro ai grandi palazzi e ai numerosi negozi di gioielli che imperversano nelle vie del quartiere, c’è uno stretto vicolo che nasconde una vera gemma. Il pub che appare potrebbe sembrare quello frequentato dai maghi di Diagon Alley nella saga di Harry Potter. Ma il proprietario è sicuramente più amichevole e ti spilla un’ottima mezza pinta.
di Melania Guarda Ceccoli
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Tag: editoria
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