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“Giocare nella giungla non nello zoo”, parla Jacopo Bordin di TWENTY8

Per la rubrica “Parola ai comunicatori”, oggi parliamo con Jacopo Bordin dello studio creativo indipendente TWENTY8 Studios
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“Giocare nella giungla non nello zoo”, parla Jacopo Bordin di TWENTY8

Per la rubrica “Parola ai comunicatori”, oggi parliamo con Jacopo Bordin dello studio creativo indipendente TWENTY8 Studios
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“Giocare nella giungla non nello zoo”, parla Jacopo Bordin di TWENTY8

Per la rubrica “Parola ai comunicatori”, oggi parliamo con Jacopo Bordin dello studio creativo indipendente TWENTY8 Studios
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Per la rubrica “Parola ai comunicatori”, oggi parliamo con Jacopo Bordin dello studio creativo indipendente TWENTY8 Studios
Affacciato sul maestoso Duomo di Milano, TWENTY8 Studios è uno studio creativo indipendente e casa di produzione in-house. L’indipendenza è il focus perché permette all’agenzia meneghina di non rinunciare alla libertà di mettere in discussione tutto e ridefinire ciò che è possibile. Ne abbiamo parlato con Jacopo Bordin, Head of Strategy di TWENTY8 Studios.   Siete reduci da un importante premio, di cosa si tratta? All’ultima edizione degli NC Digital Awards siamo stati premiati come agenzia indipendente dell’anno. È un premio che celebra l’agenzia capace di raggiungere le migliori performance nel mercato della comunicazione in termini di dinamismo, capacità di interpretare i cambiamenti in atto e new business. Solidità, visione, innovazione, qualità creativa e di production altissima: le caratteristiche riconosciute da una giuria di aziende. Inoltre, la nostra operazione Telepass Music ha vinto due primi posti agli Influencer Marketing Awards e ai Social Media Awards. Siamo molto contenti! Come nasce il progetto Twenty8 Studios? Twenty8 Studios nasce nel 2018 come primo content creator studio in Italia totalmente indipendente. Uno studio creativo con casa di produzione in-house nato dalla visione e dagli sforzi di Veronica Ponti, CEO e direttore creativo, ma soprattutto imprenditrice. Questo è un aspetto importante per noi: amiamo definirci non solo un’agenzia indipendente ma anche un’azienda imprenditoriale a tutti gli effetti. Questo vuol dire mettersi sempre in discussione e mettere sempre tutto in discussione senza dare mai niente per scontato. Perché quando le azioni che compi si riflettono direttamente sul tuo business, il modo in cui affronti anche il più banale dei progetti si riempie di valore e di ambizione. E questo spirito proattivo e ossessionato dalla qualità è contagioso, si riflette su tutto il team e sui clienti stessi. Qual è, per voi, il valore aggiunto di essere un’agenzia indipendente? Il nostro mantra lo spiega in modo molto conciso: /NO LABELS /NO LIMITS /NO BULLSHIT. Essere indipendenti vuol dire libertà e “fame”. Avere la capacità e l’attitudine di sfidare costantemente gli status quo, mettendo in discussione tutto per approcciare ogni progetto con freschezza e pensiero creativo. Non a caso l’abbiamo codificato in un metodo proprietario, il QPM™: Question what is. Provoke what could be. Make it magical. Mettere in discussione tutto per provocare nuove prospettive e scenari, aprendo la strada a soluzioni creative che possono generare opportunità inedite per il raggiungimento degli obiettivi. Può farci un esempio? Prenderò uno degli ultimi progetti usciti per Telepass: #PinkPower, noto anche come Barbeeep. Un esempio del nostro metodo QPM™ in azione. A luglio per il nostro cliente Telepass, abbiamo colto l’occasione dell’uscita dell’acclamatissimo film di Barbie per promuovere un dispositivo rosa che il cliente già possedeva ma era stato quasi dimenticato. Ovviamente non avevamo diritti di licensing, partnership con Mattel e soprattutto mancavano solo 5 giorni dall’uscita del film. Ma è in situazioni come queste che la tempestività, la follia e il nostro mantra ci viene in aiuto. E così siamo riusciti a trasformare questi limiti in fonte d’ispirazione per costruire una narrativa di marca incentrata sull’empowerment e sull’indipendenza di una mobilità inclusiva. In 5 giorni siamo riusciti a far arrivare a Milano una Cadillac cabrio rosa, con a bordo Valentina Ferragni e Stefano Guerrera, insieme a un packaging personalizzato, e un team di promoter in 3 città diverse pronti a distribuire 10.000 volantini per promuovere il brand, il prodotto e una mobilità sempre più inclusiva. In due giorni di attività abbiamo raggiunto oltre 3 milioni di italiani, riattivato le vendite di Telepass Pink dopo anni di invisibilità e aperto un nuovo storytelling di marca e di prodotto. Question what is. Provoke what could be. Make it magical. Grazie ai social, le persone sono diventate molto più attente, preparate e sensibili verso i contenuti. Voi, come agenzia creativa, avete cambiato il vostro approccio? Oggi cosa è diventato più importante? Siamo il primo content creator studio in Italia, quindi il nostro metodo QPM™ è cresciuto con la visibilità e la sensibilità che i canali social hanno portato a tematiche molto delicate come la sostenibilità, l’inclusione e la diversità. Pensiamo che questa è l’età in cui non basta parlare di sostenibilità, questa è l’età in cui bisogna viverla, raccontarla e sostenerla. La chiamiamo ReportAge. Alla base di ReportAge, un prodotto di comunicazione nato da oltre 10 anni di spedizioni nelle parti più remote del mondo, c’è la volontà di aiutare i brand a evolversi dal concetto di “greenwashing” al concetto di “greenshowing”. Che si tratti del lancio di un prodotto, di un evento, di esplorazioni o contenuti documentaristici, vogliamo dare il giusto valore allo sforzo delle aziende lato ESG e arricchire il loro marchio di valore, orgoglio e riconoscimento esterno. La vostra agenzia affaccia su una spettacolare Piazza Duomo a Milano. La narrazione della città è però molto cambiata in questi ultimi tempi: voi cosa ne pensate? Essere nel cuore di una città in costante evoluzione come Milano per noi rimane fonte di ispirazione. I cicli narrativi che Milano sta vivendo fanno parte di qualsiasi grande città. E poterli vivere in prima fila ci permette di tenere sempre il polso della cultura e della vita reale. In TWENTY8 Studios diamo molta importanza al “giocare nella giungla, non solo nello zoo”, ovvero oltre allo studio dei dati dietro ad una scrivania, andare a contatto diretto con le persone “in piazza”, quelle persone che stiamo cercando di conoscere e comprendere. Qualcosa che specialmente in momenti di cambiamento diventa fondamentale per la creazione di contenuti interessanti, autentici e rilevanti. Infine, quali sono le caratteristiche imprescindibili per essere un buon comunicatore oggi? Essere interessanti e essere interessati. La prima richiede una predisposizione alla curiosità, la voglia di crescere a livello personale e di costruirsi un bagaglio di esperienze di vita. La seconda vuol dire la capacità e la voglia di ascoltare per imparare. Allargare la propria visione attraverso le storie e le esperienze di altri. Giocare nella giunga, non solo nello zoo. di Raffaela Mercurio

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