Sio e “Scottecs Gigazine”: “Gli autori al centro”
Sio ci ha raccontato della nuova avventura di “Scottecs Gigazine”, di cosa non va nel mondo del fumetto italiano e del concerto di Ascoli di questa sera
| Editoria
Sio e “Scottecs Gigazine”: “Gli autori al centro”
Sio ci ha raccontato della nuova avventura di “Scottecs Gigazine”, di cosa non va nel mondo del fumetto italiano e del concerto di Ascoli di questa sera
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Sio e “Scottecs Gigazine”: “Gli autori al centro”
Sio ci ha raccontato della nuova avventura di “Scottecs Gigazine”, di cosa non va nel mondo del fumetto italiano e del concerto di Ascoli di questa sera
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Sio ci ha raccontato della nuova avventura di “Scottecs Gigazine”, di cosa non va nel mondo del fumetto italiano e del concerto di Ascoli di questa sera
È partita oggi ad Ascoli Piceno la seconda edizione di Linus – Festival del Fumetto, diretto e ideato da Elisabetta Sgarbi. Una tre giorni di eventi e incontri con al centro il fumetto, una delle forme d’arte più apprezzate dai giovani e meno giovani.
Tra gli ospiti più attesi c’è sicuramente Sio, fumettista tra i più letti e amati del panorama italiano nonché YouTuber di successo: il suo canale conta oltre 2 Milioni e 300mila iscritti. Numeri raggiunti grazie al lavoro e all’idea di non porsi limiti in partenza su come declinare i propri disegni, la propria creatività: “Mi piace raccontare storie e far ridere“- ci ha raccontato – “e mi diverto allo stesso modo sia che io ci riesca disegnando dei fumetti, sia lavorando a dei cartoni animati. Mi piace tanto anche la musica quindi nel mix rientra anche quello”.
Ma come è iniziata la sua carriera? “Sono partito sostanzialmente dalle autoproduzioni. Durante gli anni delle scuole superiori mi stampavo da solo una rivista di fumetti, poi nel 2006 è arrivato il blog. Solo nel 2012 ho iniziato a creare contenuti su YouTube, cosa che ha portato attenzione anche ai miei fumetti”. Un lungo viaggio fino ad oggi che lo ha trasformato in uno dei fumettisti dallo stile più riconoscibile e il come è presto detto: “È una cosa che si sviluppa con la pratica. Se ci lavori per vent’anni a un certo punto lo stile lo si sviluppa. Penso sia normale non averlo all’inizio. Si sottovaluta spesso l’importante del lavoro quotidiano: mettersi lì e lavorare, lavorare…“.
E se manca l’ispirazione? “L’ispirazione non esiste. Esiste solo mettersi al lavoro, mettersi al tavolo a scrivere: alcune delle cose che scriverai saranno brutte e le scarterai tenendo solo quelle belle. Ed è solo quella la cosa da fare secondo me”. Ma è anche molto importante essere curiosi perché “se non si è curiosi non si ha niente da raccontare. A me piacciono tantissime cose: i fumetti, libri, videogiochi e film. Io mi nutro di storie. Poi ovviamente come dice Stephen King è impossibile non mettere anche sé stessi all’interno di ciò che si scrive” ha sottolineato Sio.
Da una manciata di mesi Sio ha dato vita insieme a Fraffrog, Dado e Giacomo Bevilacqua a una nuova avventura editoriale chiamata “Scottecs Gigazine”. Un progetto che nasce da intenti precisi e che è anche un ritorno alle origini: “Siamo tornati alle autoproduzioni, solo più in grande. Abbiamo dato vita a Gigaciao, una casa editrice che pone sempre come prima cosa gli autori e le autrici. Di ogni editore non ci piaceva almeno una cosa. Abbiamo quindi deciso di raggruppare le nostre esperienze e di creare un ambiente di lavoro che fosse bello non solo per noi, ma anche per altri. Un ambiente dove si sia felici di lavorare“.
Perché se è vero che l’Italia sta vivendo una nuova era dell’oro del fumetto c’è un “dark side” da non sottovalutare: “La stragrande maggioranza di chi disegna fumetti”- ci ha raccontato Sio – “non arriva a guadagnare abbastanza da poterlo considerare un lavoro. Serve un cambiamento di paradigma secondo noi e deve partire mettendo al centro gli autori e cercando di dividere il più possibile i guadagni tra tutte le persone che lavorano nella casa editrice. Belli gli editori, ma se non hai niente da stampare non vai in edicola: è come un bellissimo ristorante senza nessuno che cucini”.
Prima di salutarlo ci siamo fatti spoilerare cosa metterà in scena questa sera alle 21.00 al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, dopo il dialogo con Sandro Veronesi: “Appena Elisabetta (Sgarbi ndr) mi ha chiamato chiedendomi se mi andasse di fare anche un piccolo concerto dopo l’incontro di stasera non ho saputo resistere. Ho chiamato subito Fabio Antonelli, mio amico musicista e compositore di colonne sonore che ha fatto un milione di live nella sua vita, e sostanzialmente abbiamo preparato uno show con una decina di canzoni. Un buon primo tentativo per il Mini Concerto Sperimentale Del Divertimento“.
Di Federico Arduini
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