Torino, manifestanti Pro Pal occupano e vandalizzano la redazione de “La Stampa” – IL VIDEO
Facevano parte del corteo per lo sciopero generale ma a un certo punto si sono staccati e – quasi tutti a volto coperto – hanno occupato e vandalizzato la sede del quotidiano “La Stampa”, a Torino
Facevano parte del corteo per lo sciopero generale ma a un certo punto si sono staccati e – quasi tutti a volto coperto – hanno occupato e vandalizzato la sede del quotidiano “La Stampa”, a Torino.
I protagonisti di questo inutile gesto sono un gruppo di manifestanti Pro Pal che hanno danneggiato la sede del quotidiano scrivendo anche insulti nei confronti de “La Stampa” e di Israele.
Oggi c’è stato lo sciopero nazionale dei giornalisti e per tale motivo la sede de “La Stampa” era in quel momento vuota.
Un luogo di lavoro, un luogo che rappresenta l’informazione (che può piacere o non piacere), un luogo che va rispettato.
La nota de “La Stampa”
“Il Comitato di Redazione de La Stampa condanna con forza l’irruzione di un centinaio di manifestanti all’interno della redazione centrale del nostro giornale in via Lugaro a Torino”. Inizia con queste parole la nota scritta sul proprio sito da “La Stampa”.
“Un attacco gravissimo all’informazione – si legge – e ancora più vile perché accade nel giorno dello sciopero nazionale dei giornalisti per il rinnovo del contratto di lavoro e a difesa della qualità dell’informazione democratica, libera e plurale”.
E ancora: “Senza che le forze dell’ordine lo impedissero, i manifestanti in parte a volto scoperto e in parte con passamontagna hanno forzato due porte della sede e hanno invaso la redazione, imbrattato i muri con scritte e buttato all’aria libri e carte preziose che usiamo quotidianamente per il nostro lavoro. Un attacco al nostro giornale e all’informazione tutta”.
Il comunicato prosegue: “Ringraziamo per le numerose manifestazioni di solidarietà immediatamente giunte in redazione da parte dei colleghi della Federazione nazionale della stampa, dell’Ordine dei giornalisti, dell’associazione Stampa subalpina, e inoltre del ministro dell’Interno, del presidente della Regione e del sindaco di Torino che è subito giunto in redazione manifestando solidarietà e condannando l’accaduto”.
“Non abbiamo paura. Siamo giornalisti. E continueremo a fare il nostro lavoro senza farci intimidire” conclude la nota.
Mattarella, Meloni e Piantedosi (e non solo) hanno espresso solidarietà.
Piena solidarietà.
di Filippo Messina
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