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A Milano, Ancona e Firenze i tre migliori ospedali d’Italia

L’Humanitas di Rozzano, l’ospedale di Ancona e il Careggi di Firenze sono risultati essere i tre migliori ospedali italiani

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A Milano, Ancona e Firenze i tre migliori ospedali d’Italia

L’Humanitas di Rozzano, l’ospedale di Ancona e il Careggi di Firenze sono risultati essere i tre migliori ospedali italiani

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A Milano, Ancona e Firenze i tre migliori ospedali d’Italia

L’Humanitas di Rozzano, l’ospedale di Ancona e il Careggi di Firenze sono risultati essere i tre migliori ospedali italiani

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L’Humanitas di Rozzano, l’ospedale di Ancona e il Careggi di Firenze sono risultati essere i tre migliori ospedali italiani

“L’ Humanitas di Rozzano e due strutture pubbliche, ovvero l’ospedale di Ancona e il Careggi di Firenze, sono risultati essere i tre migliori ospedali italiani”. Queste le parole di Domenico Mantoan, il direttore generale dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), a margine della presentazione del Programma nazionale esiti.

L’obiettivo di questa classifica “non è dare premi o penalità ma spingere verso il miglioramento dell’assistenza” precisa Mantoan.

Per stilare tale classifica, il report Agenas ha valutato le performance di ospedali pubblici e privati in otto aree cliniche principali: cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, nefrologia, gravidanza e parto, osteomuscolare. Il report ha valutato le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati, sulla base di 205 indicatori.

“L’Humanitas, per il terzo anno consecutivo, si conferma ospedale di eccellenza e otto aree su quelle monitorate hanno livelli altissimi, questo mostra l’impegno costante di questa struttura” aggiunge il direttore generale di Agenas.

Dopo l’Humanitas, sul podio ci sono due ospedali pubblici: l’azienda ospedaliera di Ancona e l’azienda ospedaliera universitaria Careggi di Firenze. “L’azienda ospedaliera di Ancona – che era tra i migliori anche lo scorso anno – ha fatto un balzo ulteriore migliorando ancora di più il risultato, con sette aree di eccellenza” spiega Mantoan, che prosegue: “La sorpresa è un altro ospedale pubblico, che ha fatto un grande investimento, l’azienda ospedaliera universitaria Careggi di Firenze”.

Dopo quanto accaduto con l’arrivo della pandemia, che aveva ridotto al minimo l’attività ospedaliera, sono tornati a salire i ricoveri: nel 2023 sono stati quasi 8 milioni, 312mila in più rispetto al 2022, tornando in linea con i valori pre Covid.

Riguardo le prestazioni, nella maggior parte degli ospedali “convivono aree di qualità alta o molto alta con aree di qualità bassa”.

Per quel che concerne gli interventi oncologici: rimane una frammentazione in strutture con volumi di attività troppo bassi per garantire le migliori esperienze e tecnologie, in particolare per il tumore del pancreas.

Lo stesso discorso vale anche per l’area materno-infantile: un punto nascita su tre che non supera la soglia di 500 parti l’anno, dato che viene considerato lo standard minimo di sicurezza.

di Mario Catania

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