I giovani adulti di oggi sono più perfezionisti e riferiscono una maggiore pressione da parte dei genitori rispetto alle generazioni precedenti.
Secondo una ricerca pubblicata su “Psychological Bulletin”, il perfezionismo è in aumento tra i ragazzi ma crescono anche critiche e aspettative dei genitori. Gli autori ipotizzano che la colpa possa essere di una società sempre più individualista e competitiva. I perfezionisti si impongono standard elevati e, ciliegina, di solito sono eccessivamente critici nei confronti dei loro difetti. Una vita difficile. È dimostrato che questo tratto di personalità porta esiti negativi come ansia e depressione. Questo sembra particolarmente vero quando il perfezionismo è spinto da altri, il cosiddetto Socially Prescribed Perfectionism. Ma sarà davvero tutta colpa delle spinte liberali e competitive di società quali quella americana o britannica?
I ricercatori hanno combinato in una metanalisi i dati di studi pubblicati tra il 1991 e il 2020 – per un totale di 7.060 partecipanti – e hanno scoperto che il perfezionismo correla con le percezioni delle aspettative e delle critiche dei genitori. Le dimensioni degli effetti sono maggiori per il perfezionismo socialmente prescritto. Questo effetto è superiore negli studi più recenti, il che suggerisce che con l’aumento della pressione sociale cresce anche la sensibilità dei giovani adulti alla pressione dei genitori.
In una metanalisi successiva su 82 studi condotti tra il 1989 e il 2021 – 23.975 studenti universitari di età tra i 18 e i 23 anni – si è scoperto che la percezione delle aspettative dei genitori è aumentata nel tempo, tanto che le generazioni più recenti tendevano a riferire una maggiore pressione familiare rispetto a quelle passate. A casa si presta più attenzione allo studio dei figli, così come al valore del successo nel lavoro. Ma i ragazzi interiorizzano tali aspettative e dipendono da esse per la loro autostima. E quando non riescono a soddisfarle, come immancabilmente accade, si criticano per non esserne all’altezza. Per compensare si sforzano di essere perfetti.
Onestamente non crediamo che la colpa sia tutta del genitore. Oggi vivere decentemente costa fatica, quindi pensiamo sia normale che la famiglia sogni un futuro agiato per la prole. In un mondo ipercompetitivo, confuso da innovazioni tecnologiche e mediatiche che ci dicono come dovremmo essere, è impossibile non avere l’ansia. Ecco, magari tenetela per voi stessi senza devastare l’autostima dei figli.
di Daniel Bulla
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