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40 anni di Cpm, Mussida: “Siamo stati un’anomalia benigna”

Il CPM compie 40 anni dopo aver formato 20000 studenti grazie a più di 1000 insegnanti. La festa il 28 giugno al Castello Sforzesco

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40 anni di Cpm, Mussida: “Siamo stati un’anomalia benigna”

Il CPM compie 40 anni dopo aver formato 20000 studenti grazie a più di 1000 insegnanti. La festa il 28 giugno al Castello Sforzesco

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40 anni di Cpm, Mussida: “Siamo stati un’anomalia benigna”

Il CPM compie 40 anni dopo aver formato 20000 studenti grazie a più di 1000 insegnanti. La festa il 28 giugno al Castello Sforzesco

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Il CPM compie 40 anni dopo aver formato 20000 studenti grazie a più di 1000 insegnanti. La festa il 28 giugno al Castello Sforzesco

Il CPM Music Institute di Milano celebra il suo 40º anniversario! In questi quattro decenni, la Scuola di Musica, fondata e diretta da Franco Mussida, ha formato oltre 20.000 studenti grazie all’impegno di più di 1.000 insegnanti.

Per celebrare l’importatene anniversario il CPM Music Institute ha dato vita a i “Pionieri della Musica”, un riconoscimento per onorare e dare visibilità a musicisti e operatori del settore musicale che, nel corso degli anni, hanno apportato significative innovazioni in ambito didattico, professionale e sociale con ingegno, dedizione e coraggio.

La cerimonia di consegna dei riconoscimenti si terrà il 28 giugno presso il Cortile delle Armi del Castello Sforzesco di Milano, durante “La Festa in Musica” che celebra i 40 anni del CPM Music Institute. La serata, intitolata “La voce della Musica”, sarà dedicata al passato, al presente e al futuro dell’Istituto. Per il sesto anno consecutivo, vedrà sul palco un centinaio di studenti dei vari dipartimenti della Scuola, che si esibiranno in ensemble corali e strumentali presentando 13 brani appartenenti al mondo della Popular Music, spaziando tra Rock, Soul, Rap e pezzi della grande tradizione cantautorale italiana. Un momento speciale del concerto sarà riservato agli insegnanti che hanno accompagnato la vita della Scuola.

Franco Mussida, durante la conferenza stampa, ha raccontato: “La nostra storia è come quella di un albero. Un seme, un pensiero che sviluppa nel tempo una visione di un futuro già scritto. In quegli anni chiamava il pop rock, blues, sole, jazz non aveva né scuole né insegnanti. Pochi musicisti rubavano ad orecchio ritmi, assoli, accordi, rischiando i vinili. Intanto nel mondo quella musica e la genialità di strumentisti bravissimi si insegnava già nei grandi college. In Italia, a Milano lo si faceva invece nei sottoscala dei negozi di strumenti o nei collettivi sociali. Così Franco Mussida, Giannino e Giuliano D’Antonio e Patrizia Petroni fanno nascere il CPM Centro Professione Musica. Il modello didattico CPM è nato in casa. Noi non siamo né americani né inglesi, siamo italiani europei. Abbiamo una nostra idea sulle priorità della cultura, anche della musica. Pensiamo sia meglio partire dalle ragioni del cuore convincendo la testa piuttosto che il contrario. In principio ci fu la visione, poi la struttura. Siamo stati una sorta di anomalia benigna. Abbiamo operato da privati come se fossimo una struttura pubblica. Possiamo dire di noi stessi che non abbiamo mai mollato, che siamo stati coraggiosi e anche temerari”.

In 40 anni una parte del lavoro è stato fatto” ha continuato Mussida “ma come dicevo prima, siamo una anomalia benigna e non è un caso che proprio dalla musica popolare, dal CPM, si voglia continuare ad innovare, portare un nuovo contributo al futuro. Sentiamo che ora serve una nuova alleanza, un’alleanza tra tanti amici. Tanti di questi sono qui oggi e li ringrazio. Ne fanno già parte. Serve proteggere, dare ai ragazzi che sentono la chiamata della musica il necessario, anche umanistico, per distinguerli davvero dai tanti tecnici informatici che si formeranno. Serve dar loro le chiavi giuste per vivere a pieno l’esperienza della musica. La nostra generazione ha vissuto un periodo aureo. È ora di aprire l’intima cassaforte del musicista e offrire ai ragazzi non solo nuovi software, ma strumenti per renderli più coscienti e consapevoli, per guidare al meglio i loro processi creativi: governare la tecnologia e non essere governati da essa”

Ecco i nomi dei premiati nei diversi settori a cui andranno i riconoscimenti Pionieri della Musica:

IMPRENDITORIA MUSICALE

  • Caterina Caselli

MUSICISTI: TRA DIDATTICA E PROFESSIONE

  • Voce e canto: Giusy Ferreri e Franco Fussi
  • Batteria: Walter Calloni e Filippo Mango
  • Chitarra: Giorgio Cocilovo e Luca Colombo
  • Pianoforte: Franco D’Andrea e Mark Harris
  • Basso: Ares Tavolazzi e Attilio Zanchi

COMPOSIZIONE E ARRANGIAMENTO

  • Francesco Fugazza e Marcello Grilli (entrambi nel team di Mahmood)
  • Corrado Rustici

REGISTRAZIONE E TECNOLOGIA AUDIO

  • Foffo Bianchi e Silvano Ribera

MUSICA DI INSIEME

  • Paolo Jannacci e Demo Morselli

CATEGORIA IMPEGNO SOCIALE

  • Luigi Pagano, Giacinto Siciliano, Alessandra Marzari e Alberto Sinigallia

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