Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

A Nollywood come a Hollywood

|

La Nigeria è il Paese in cui l’industria cinematografica è cresciuta di più negli ultimi anni. Come Nollywood è diventata la seconda produttrice mondiale dietro l’India

Nollywood

A Nollywood come a Hollywood

La Nigeria è il Paese in cui l’industria cinematografica è cresciuta di più negli ultimi anni. Come Nollywood è diventata la seconda produttrice mondiale dietro l’India

|

A Nollywood come a Hollywood

La Nigeria è il Paese in cui l’industria cinematografica è cresciuta di più negli ultimi anni. Come Nollywood è diventata la seconda produttrice mondiale dietro l’India

|

Tra Bollywood e Hollywood, ecco il terzo incomodo. L’industria cinematografica cresciuta di più negli ultimi anni è sicuramente quella della Nigeria, il Paese africano più popoloso. Con oltre 2mila film realizzati ogni anno (soprattutto in lingua inglese), Nollywood è diventata la seconda produttrice mondiale dietro l’India. Uno sviluppo esponenziale, considerando che fino a pochi anni fa nella capitale Lagos non vi era nemmeno un grande schermo, figurarsi un multisala. E c’è un paradosso: quello nigeriano è l’unico cinema nato… in televisione. Negli anni Sessanta le compagnie teatrali Yaruba videro nelle pellicole di celluloide l’occasione di rivolgersi a un pubblico più ampio e dunque iniziarono a filmare registrazioni o adattamenti degli spettacoli, poi trasmessi in televisione. Ottenne grandi riscontri il lavoro del celebre drammaturgo Hubert Ogunde, affezionato al genere mistico. A stroncare lo sviluppo del movimento nigeriano intervenne la crisi economica degli anni Ottanta: produrre film su celluloide era troppo caro.

Il boom definitivo di Nollywood arrivò negli anni Novanta, nel tumulto di Lagos. Alabo ospitava e continua a ospitare il più grande mercato di elettronica dell’Africa occidentale. Un commerciante di etnia Igbo, Kenneth Nnebue, comprò uno stock di videocassette vergini con un obiettivo ambizioso: produrre film da vendere direttamente in formato Vhs. Una scommessa vinta: con 12mila dollari e la cooperazione della televisione nigeriana girò il film “Living in Bondage”. Risultato: migliaia di videocassette vendute. Il primo caso di blockbuster mai uscito in sala. Il business funzionò alla perfezione: complice la dittatura militare, i nigeriani trovavano un po’ di libertà e svago guardando questi film spesso kitsch e comprati con pochi spiccioli. Prodotti grossolani, ma di successo per un semplice motivo: la capacità di rispecchiare la società, il nigeriano quotidiano e le sue difficoltà quotidiane.

L’ascesa di Nollywood è stata impressionante: colpiti da un’indomabile frenesia, imprenditori e commercianti girarono centinaia di film. Tutti con una linea comune: budget scarno, pochissimi mezzi, tanti twist. Persino i parrucchieri lasciarono l’attività per diventare produttori. Il resto è storia: le pellicole invasero il Continente, creando nuove opportunità per tutti. A partire dagli anni Duemila la qualità delle produzioni di Nollywood rispecchia lo sviluppo economico della Nigeria: una crescita impressionante. Il passaggio dalle cassette Vhs al grande schermo ha tracciato un solco, ma non solo. Il cinema nigeriano è sempre più protagonista sulle piattaforme streaming: basti pensare a “The Black Book” di Editi Effiong, tra i titoli più visti di Netflix. Uno degli aspetti più importanti dell’exploit di Nollywood è legato alle ripercussioni sull’economia. Il cinema potrebbe diventare una risorsa economica fondamentale per Lagos e per l’Africa intera: secondo gli esperti il settore ha generato almeno 200mila posti di lavoro. Ma non va sottovalutata la componente sociale della settima arte: Nollywood ha un impatto significativo sulle norme e sugli atteggiamenti sociali, accendendo i riflettori sui diritti.

Di Massimo Balsamo

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Elvira Coda Notari, realismo resistente al fascismo

16 Aprile 2025
Elvira Coda Notari amava filmare la vita popolare brulicante nei mercati, nei vicoli e nei quart…

Quando le leggende non bastano: Brian May “snobbato” dalla Gen Z?

15 Aprile 2025
Boone in mantello alla Freddie Mercury, l’attacco di Bohemian Rhapsody, l’assolo con May che eme…

Radio Italia Live 2025 “Il Concerto”, svelato il cast del concerto di Milano

15 Aprile 2025
Durante la conferenza stampa a Milano è stato presentato il cast della data del 30 Maggio a Mila…

Liberarsi con l’amore. Nei cinema “Love” di Dag Johan Haugerud

15 Aprile 2025
Un viaggio soave e carnale nell’intimità contemporanea. “Love” di Dag Johan Haugerud è un film r…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI