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Addio a Ozzy Osbourne, leggenda dell’heavy metal e frontman dei Black Sabbath. Lo scorso 5 luglio, l’ultima volta del principe delle tenebre sul palco – IL VIDEO

È morto all’età di 76 anni Ozzy Osbourne, vera e propria leggenda dell’heavy metal e frontman dei Black Sabbath. Il video dell’ultima volta sul palco del principe delle tenebre

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È morto all’età di 76 anni Ozzy Osbourne, vera e propria leggenda dell’heavy metal e frontman dei Black Sabbath.

Se n’è andato “circondato dall’amore”. Lo rende noto la famiglia in una nota. In cui si legge ancora: “Chiediamo a tutti di rispettare la privacy della nostra famiglia in questo momento”.

Lo scorso 5 luglio, Osbourne è salito sul palco in occasione del grande ritorno dei Black Sabbath. In un concerto unico, storico, il concerto d’addio del gruppo (“Back to the Beginning”), nella “loro” Birmingham (al Villa Park).

Osbourne, nonostante le difficoltà fisiche, in quell’occasione è salito sul palco emozionando. Cantando e facendo cantare con grande energia, ancora una volta, tutti.

Ozzy Osbourne – lo ricordiamo – aveva il Morbo di Parkinson.

Ozzy Osbourne è uscito di scena da eroe

Il principe delle tenebre è uscito di scena da eroe. A meno di 20 giorni dal concerto evento a Birmingham, la città dei Black Sabbath, che ha raccolto oltre 190 milioni di euro in beneficenza per la lotta al Morbo di Parkinson, Ozzy Osbourne si congeda così, a 76 anni, logorato dal Parkinson, lasciando il popolo del metal, il suo popolo, senza parole e con tante lacrime. E’ come se lo avesse annunciato lo stesso Ozzy: era l’ultimo concerto, l’ultima uscita pubblica, una porta che si chiudeva per sempre. E così è stato.

Ozzy se ne è andato dopo aver raggiunto il suo punto più alto nel concerto evento tra la sua gente. La traccia è evidente nel saluto che appassionati e utenti stanno lasciando sui social. Lascia al picco come David Bowie, che ha donato ai suoi fan l’album Blackstar, pubblicato solo qualche ora prima della sua morte, oppure come Freddie Mercury, che ha lasciato il suo testamento artistico con Innuendo, del 1991.

Invece Ozzy si è separato dal suo pubblico su un trono, immobile ma tremolante per il Parkinson, esibendo la potenza della malattia e la sua forza ad andare oltre, almeno per l’ultimo concerto, ricevendo cori e applausi e con gli spettatori a concludere le strofe al posto suo.

Il simbolo dei Sabbath ha vissuto al massimo

Talentuoso, autodistruttivo, teatrale: il simbolo dei Sabbath ha vissuto al massimo. Ha vissuto come una rockstar, anche nel senso più deteriore del termine. Alcolismo, droghe, tutto portato all’eccesso per decenni. Ha portato sul palco temi come guerra, malattie, paganesimo e morte. La sua legacy è evidente. Non c’è una sola band heavy metal che non sia cresciuta, ispirata dai Black Sabbath. Dai Metallica ai Motorhead, Slayer, Sepultura. La sua voce inconfondibile, la presenza scenica e il formidabile gusto per lo spettacolo hanno avuto una profonda influenza nell’evoluzione del genere. E’ uno di quelli che non sarà mai dimenticato, uno di quelli che ha inciso. Paranoid, War Pigs, Iron Man, sono brani immortali, portati sul palco da migliaia di band.

di Filippo Messina e Nicola Sellitti

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