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Barbie e le esclusioni dagli Oscar che fan discutere

A parlarne anche Ryan Gosling, Ken nel film Barbie, scrivendo una lettera dopo la sua candidatura a miglior attore non protagonista agli Oscar
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Barbie e le esclusioni dagli Oscar che fan discutere

A parlarne anche Ryan Gosling, Ken nel film Barbie, scrivendo una lettera dopo la sua candidatura a miglior attore non protagonista agli Oscar
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Barbie e le esclusioni dagli Oscar che fan discutere

A parlarne anche Ryan Gosling, Ken nel film Barbie, scrivendo una lettera dopo la sua candidatura a miglior attore non protagonista agli Oscar
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A parlarne anche Ryan Gosling, Ken nel film Barbie, scrivendo una lettera dopo la sua candidatura a miglior attore non protagonista agli Oscar
Che le nomination agli Oscar siano destinate in qualche misura a generare sempre e comunque polemiche non è di certo una novità. Tuttavia, il fiume commenti nato dall’esclusione di Margot Robbie dalla lista per Miglior Attrice e di Greta Gerwig da quella per miglior regia è destinato a scorrere per molto tempo. In tanti infatti si sarebbero aspettati di vederle in lista nelle rispettive categorie, visto il successo planetario di “Barbie” e quanto si è detto e scritto sul suo messaggio.  Tra i primi a dirsi deluso dalla scelta dell’Accademy è stato Ryan Gosling, Ken a fianco della Robbie nel film e candidato come miglior attore non protagonista, che ha affidato ad una lettera il suo pensiero in merito: “«Non esiste Ken senza Barbie, e non esiste un film su Barbie senza Greta Gerwig e Margot Robbie, le due persone maggiormente responsabili di questo film storico e celebrato in tutto il mondo. Nessun riconoscimento sarebbe possibile per chiunque abbia preso parte al film senza il loro talento, la loro grinta e il loro genio». «Dire che sono deluso dal fatto che non siano state nominate nelle rispettive categorie sarebbe un eufemismo. Il loro lavoro dovrebbe essere riconosciuto insieme agli altri candidati molto meritevoli» ha concluso. E se per molti le esclusioni rappresenterebbero l’ennesimo esempio di sessismo da parte di Hollywood, per altri la questione sarebbe solo ed esclusivamente di merito: per quanto “Barbie” sia un ottimo film, la sua regia non lo sarebbe stata abbastanza (così come la prova attoriale della Robbie). A detta loro basterebbe inoltre vedere che per la prima volta nella storia tre film candidati a miglior pellicola sono diretti proprio da una donna: lo stesso Barbie, Past Lives e Anatomia di una caduta. Infine, tra le attrici non protagoniste candidate spicca il nome di America Ferrera proprio per il suo ruolo in “Barbie”. Un fiume d’opinioni che, appunto, non si esaurirà in fretta.  di Federico Arduini 

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