I “Capolavori nascosti” di Mogol-Lavezzi
I “Capolavori nascosti” di Mogol-Lavezzi
I “Capolavori nascosti” di Mogol-Lavezzi
La storia della canzone italiana è ricca di grandi brani divenuti anche grandi successi commerciali e di pubblico. Un’alchimia inseguita in fondo da ogni artista ma che non sempre riesce, spesso e volentieri non perché la canzone non sia di valore.
Il nuovo progetto discografico di Mogol e Mario Lavezzi “Capolavori Nascosti”, in uscita oggi 17 marzo in formato CD, risponde proprio all’esigenza di riscoprire tutti quei brani che non hanno avuto la fortuna che meritavano, scritti durante i lunghi anni di collaborazione tra i due.
“Sono canzoni fra le più belle che ho scritto e che quasi nessuno conosce” – ha evidenziato Mogol durante la conferenza stampa di presentazione del disco – Una sfida complessa e difficile oggi che il disco non esiste praticamente più. Chi è interessato al livello delle canzoni di un tempo può essere interessato ad ascoltare queste. Il nostro è un tentativo quasi disperato di riportare a un grande livello la musica e le parole”. Una raccolta di 14 canzoni, qui eseguite con molti dei più grandi artisti della nostra musica (Riccardo Cocciante, Raf, Lucio Dalla, Fiorella Mannoia, Mango etc), impreziosita dall’inedito “Una storia infinita”, scritta dal duo durante il lockdown e scartata a Sanremo 2023, unico brano disponibile anche in streaming. “Una canzone diventa un successo se ha una promozione. Una possibilità” – ha continuato Mogol – “che queste canzoni non hanno avuto, nonostante la loro qualità”.
Un progetto coraggioso, nell’epoca della musica liquida e dei brani formato Tik Tok, ma in cui i due autori credono molto per via dell’indubbia bellezza e forza dei brani, partoriti da una collaborazione nata dalla stesura del capolavoro da un milione di copie “Il primo giorno di primavera “, in piena epoca d’oro della canzone italiana. Un’epoca che sotto certi aspetti sembra oggi lontana anni luce. Ma se non si trovano nuovi autori, nuovi talenti, se non rare eccezioni, di chi è la responsabilità? Secondo Lavezzi “gli autori ci sono ma vanno scoperti” e se il Festival della canzone italiana tornasse ad esser l’eccellenza della nostra musica e non uno show televisivo sarebbe di certo più semplice trovarli: “C’è gente che presenta canzoni inascoltabili. Quante delle canzoni che vediamo oggi in classifica saranno ancora ricordate fra vent’anni?”. “In questo momento la qualità non è molto considerata” – ha poi continuato Mogol – “La competenze non deve averla solo chi scrive, ma anche chi sceglie le canzone per diffonderle”.
Mogol e Mario Lavezzi presenteranno “Capolavori Nascosti” oggi a Roma venerdì 17 marzo, alle ore 18.00 presso la catena “La Feltrinelli” (Via Appia Nuova 427).
di Federico ArduiniLa Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
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