Come Kate ha superato l’algida Nicole
Superstar a confronto. Kate Winslet in “Omicidio a East town” è anni luce lontano dall’algida Nicole Kidman, protagonista dell’altra miniserie di successo di Sky “The Undoing”.

Come Kate ha superato l’algida Nicole
Superstar a confronto. Kate Winslet in “Omicidio a East town” è anni luce lontano dall’algida Nicole Kidman, protagonista dell’altra miniserie di successo di Sky “The Undoing”.
Come Kate ha superato l’algida Nicole
Superstar a confronto. Kate Winslet in “Omicidio a East town” è anni luce lontano dall’algida Nicole Kidman, protagonista dell’altra miniserie di successo di Sky “The Undoing”.
In attesa che il cerchio si chiuda e Leo (Di Caprio, per i pochi che non hanno mai visto “Titanic”) finalmente le professi tutto il suo amore, abbiamo potuto ammirare Kate Winslet in “Omicidio a East town” (“Mare of East town”), mini-serie televisiva statunitense trasmessa in Italia su Sky Atlantic. La Winslet in questo drama poliziesco mette in gioco sé stessa rendendo reale un personaggio cupo, complesso, faticoso. Ogni espressione del suo volto, ogni gesto, ogni sguardo sono intrisi di frustrazione, amarezza, tristezza. La sua Mare è una donna provata dalla vita, affaticata, piegata ma non spezzata.
Reagisce di fronte a tutto e a tutti, cerca con la forza e la grinta di non farsi portare a fondo. Quel fondo sempre presente nei suoi occhi. Le rughe, l’aspetto trasandato, il corpo appesantito rendono ancora più credibile questa donna, detective della polizia di una piccola insignificante città della provincia americana, a cui vorremmo solo dare un abbraccio.
Anni luce lontano dalla protagonista dell’altra miniserie di successo di Sky “The Undoing” dove la protagonista, l’algida Nicole Kidman, spicca per eleganza,ricercatezza, charme. La Kidman è perfetta nel ruolo di un’affermata e più che benestante psicoterapeuta di Manhattan. Impeccabile, a suo agio, credibile. Ma rispetto alla Winslet sembra non far fatica, non mettersi in gioco. Vince facile in un ruolo tagliato su di lei, ma sin troppo scontato.
Più che per le sue espressioni, i suoi gesti, i suoi tormenti, di lei si sono recensiti lo stile, gli spolverini e gli abiti indossati nel suo ricercato appartamento newyorkese e durante le lunghe camminate nell’Upper East Side di Manhattan. Splendida, ma ferma alla superficie. Nessuna particolare empatia o pacca sulla spalla per la sua Grace, nonostante anche lei debba affrontare difficoltà e angosce. Mare ci rimarrà dentro, la penseremo e in cuor nostro spereremo sempre trovi un po’ di serenità. E quando Leo e Kate finalmente si sposeranno (perché lo faranno, di questo non abbiamo dubbi) sapremo che finalmente anche Mare sorriderà.
di Federica Marotti
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- Tag: Cinema
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