Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Giampiero Mughini, per ballare non serve polemizzare

Anche quelli come Giampiero Mughini devono sottostare alla legge universale del profitto. Se si sceglie di farlo, bisognerebbe però sapersi prendere meno sul serio e rispettare le regole del gioco.
|

Giampiero Mughini, per ballare non serve polemizzare

Anche quelli come Giampiero Mughini devono sottostare alla legge universale del profitto. Se si sceglie di farlo, bisognerebbe però sapersi prendere meno sul serio e rispettare le regole del gioco.
|

Giampiero Mughini, per ballare non serve polemizzare

Anche quelli come Giampiero Mughini devono sottostare alla legge universale del profitto. Se si sceglie di farlo, bisognerebbe però sapersi prendere meno sul serio e rispettare le regole del gioco.
|
|
Anche quelli come Giampiero Mughini devono sottostare alla legge universale del profitto. Se si sceglie di farlo, bisognerebbe però sapersi prendere meno sul serio e rispettare le regole del gioco.

Non c’è nulla di male a scegliere di partecipare a un programma televisivo, seppur uno in cui da intellettuale ci si trasforma in ballerino. Anche quelli come Giampiero Mughini devono sottostare alla legge universale del profitto. Se si sceglie di farlo, bisognerebbe però sapersi prendere meno sul serio e rispettare le regole del gioco. E invece nelle prime due puntate di “Ballando con le Stellesi è reso protagonista di due polemiche con altrettanti giudici. Sicuramente saper ballare non è mai stata una sua grande aspirazione, ma dato che lì sta allora tanto vale prenderla con lo spirito giusto, quello ludico, a cui aggiungere anche la visibilità che questi programmi tv puntualmente assicurano.

Mughini si era già cimentato di recente nelle vesti di cuoco in un’altra trasmissione, “Celebrity Chef”, ma in quel caso più che altro aveva dato direttive e fatto cucinare gli altri. E difatti di tensioni e polemiche non se n’erano registrate. Che abbia o meno stima di coloro che siedono tra i banchi della giuria di “Ballando” è irrilevante. Perché ogni gioco, ci insegnano da bambini, ha le sue regole. Altrimenti, semplicemente, si può evitare di partecipare. Ma dato che alla fine quel circo fa comodo a tutti quelli che vi prendono parte, nessuno si dovrebbe sentire una spanna sopra agli altri. Non in quel contesto. È lo stesso principio di coloro che guardano certi programmi per poi dire che sono trash. Basta non guardarli o non parteciparvi. Lamentarsi non vale. A meno che non sia previsto dal copione.

di Annalisa Grandi

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Ombre cinesi sulla Croisette

18 Maggio 2024
DA CANNES: la seria candidatura alla Palma d’oro di “Caught By the Tides”, diretto dal regista c…

Addio a Franco Di Mare

17 Maggio 2024
È morto, all’età di 68 anni, Franco Di Mare. In una recente intervista aveva dichiarato di avere…

Il Signore degli anelli, una saga fin troppo spremuta

17 Maggio 2024
La notizia dell’arrivo di un nuovo film tratto dall’epopea de “Il signore degli anelli” ha spave…

Marco Ligabue e “Toc Toc Ecologico”: “Il volume della passioni oggi è più basso”

16 Maggio 2024
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Marco Ligabue sulla sua carriera e sul nuovo singolo “…

LEGGI GRATIS La Ragione

GUARDA i nostri video

ASCOLTA i nostri podcast

REGISTRATI / ACCEDI

Exit mobile version