“Last Christmas” degli Wham!, un classico senza tempo
“Last Christmas” degli Wham! è una delle canzoni più celebri del periodo natalizio, un classico senza tempo con una storia particolare, inizialmente nulla c’entrava con il Natale
“Last Christmas” degli Wham!, un classico senza tempo
“Last Christmas” degli Wham! è una delle canzoni più celebri del periodo natalizio, un classico senza tempo con una storia particolare, inizialmente nulla c’entrava con il Natale
“Last Christmas” degli Wham!, un classico senza tempo
“Last Christmas” degli Wham! è una delle canzoni più celebri del periodo natalizio, un classico senza tempo con una storia particolare, inizialmente nulla c’entrava con il Natale
“Last Christmas” degli Wham! è una delle canzoni più celebri del periodo natalizio, un classico senza tempo con una storia particolare, inizialmente nulla c’entrava con il Natale
Nell’agosto del 1984 George Michael (allora cantante degli Wham!) compone una canzone intitolata “Last Easter”. Ma il management della band, intuendone il potenziale, chiede che il titolo venga modificato in “Last Christmas” per farne il brano di punta del Natale di quell’anno. Sta per nascere un classico, ma non senza difficoltà.
Si decide ad esempio di girare il video del brano in una località montana, fra cime innevate e chalet, per rendere meglio l’atmosfera. La location scelta è Gstaad, nella Svizzera occidentale. Ma al momento dei sopralluoghi ci si accorge che di neve non ce n’è neppure l’ombra. Cambio di programma: si va a Saas-Fee, nella valle di Saastal. Il luogo però non è accessibile in auto e quindi sia le maestranze che gli stessi artisti sono costretti a raggiungere la sede delle riprese con mezzi speciali. Quando poi si passa agli ‘interni’, la produzione si accorge che i proprietari dello chalet noleggiato non hanno lasciato le chiavi dell’area nella quale sarebbe dovuta avvenire una parte delle riprese. Si riparte quindi per Londra e si affitta in fretta e furia uno studio per girare le ultime scene. Giusto in tempo per consentire a George di recarsi a registrare “Do they know it’s Christmas?”, il brano collettivo voluto da Bob Geldof per raccogliere fondi contro la fame in Etiopia.
Quando “Last Christmas” esce, sale subito al secondo posto in classifica. Ma non va oltre, perché in testa vola l’altra canzone alla quale George ha preso parte, quella di Geldof. A questo punto gli Wham! si adeguano e annunciano di voler devolvere i proventi delle vendite a favore della causa etiope. “Last Christmas” vende due milioni di copie e Michael con il suo socio Ridgeley non intascano neppure un penny. Negli anni il brano continuerà a vendere tanto da divenire il singolo di maggior successo che non abbia mai raggiunto il primo posto. Almeno fino al 2017 – l’anno successivo alla scomparsa di George Michael – quando una petizione online fra i fan spingerà “Last Christmas” in vetta alle classifiche nel periodo delle festività, consacrandolo definitivamente come tormentone natalizio.
Non tutti però hanno amato la canzone. Per esempio il cantautore americano Barry Manilow, che riteneva il pezzo di George Michael un plagio della sua “Can’t smile without you”. Intentò una causa, ma la perse. Oppure la coppia svedese che qualche anno fa lanciò una campagna di crowdfunding per acquistare i master del brano, così da poterlo ritirare da tutte le piattaforme di streaming ed evitare di doverlo sentire ogni anno. Per non parlare del “Whamageddon”, una challenge nata online nel 2010 (e divenuta tradizione) il cui obiettivo è evitare di ascoltare il brano del duo inglese nel periodo che va dall’1 al 24 dicembre. Operazione tutt’altro che semplice: quest’anno la Official Uk Chart aveva già annunciato che il singolo degli Wham! sarebbe stato nuovamente al numero 1 nella settimana precedente il Natale. Con buona pace di “Last Easter”, che probabilmente nella Storia non ci sarebbe entrata mai.
di Stefano Faina e Silvio Napolitano
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