“Nosferatu” di Robert Eggers. Un film che non fa paura
Fra gli esseri mitologici che nel corso dei secoli hanno più affascinato i popoli non può non essere annoverato il vampiro, protagonista del film “Nosferatu” di Robert Eggers
“Nosferatu” di Robert Eggers. Un film che non fa paura
Fra gli esseri mitologici che nel corso dei secoli hanno più affascinato i popoli non può non essere annoverato il vampiro, protagonista del film “Nosferatu” di Robert Eggers
“Nosferatu” di Robert Eggers. Un film che non fa paura
Fra gli esseri mitologici che nel corso dei secoli hanno più affascinato i popoli non può non essere annoverato il vampiro, protagonista del film “Nosferatu” di Robert Eggers
Fra gli esseri mitologici che nel corso dei secoli hanno più affascinato i popoli non può non essere annoverato il vampiro, protagonista del film “Nosferatu” di Robert Eggers
Fra gli esseri mitologici che nel corso dei secoli hanno più affascinato i popoli non può non essere annoverato il vampiro. Ne è testimonianza viva (o morta) il fatto che proprio in questi primi giorni del 2025 al cinema vi è un film con protagonista l’ennesima declinazione della celeberrima creatura mortifera: “Nosferatu” di Robert Eggers. Remake dell’omonimo cult di Murnau del 1922, il film vede l’agente immobiliare Thomas Hutter (Nicholas Hoult) recarsi in Transilvania per incontrare il conte Orlok (Bill Skarsgård), un inquietante cliente che si rivelerà essere nient’altro che un vampiro. Nel frattempo la sua giovane sposa Ellen (Lily-Rose Depp) resta a casa di due cari amici, tormentata da visioni macabre e da un crescente senso di terrore.
Se visivamente il film è indubbiamente ben fatto – eretto in ambienti gotici vivi e curati, con ampi giochi di ombre e luci a condire una fotografia magistrale – l’impianto narrativo risulta un po’ scialbo: un sapiente mix di elementi classici con poco o niente di nuovo, dai ritmi non sempre costanti. Fra le interpretazioni spicca quella di Rose Depp, convincente e a tratti da brividi nel rendere tutte le sfumature di un animo inquieto e martoriato dal dubbio e dal terrore. Una delle uniche note d’inquietudine di un film che, oggettivamente, fa poca paura. E che dire del Nosferatu di Skarsgård? Dimenticatevi l’iconografia elegante e romantica di molte trasposizioni vampiresche per quasi due metri di demone rumeno baffuto.
di Federico Arduini
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