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Ozzy conquista nuove orecchie

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Così, tra chi la musica di Ozzy l’ha sempre ascoltata e chi ha semplicemente cavalcato l’onda, il suo prezioso catalogo – dai Black Sabbath alla carriera solista – è arrivato a una nuova, vastissima platea

Ozzy conquista nuove orecchie

Così, tra chi la musica di Ozzy l’ha sempre ascoltata e chi ha semplicemente cavalcato l’onda, il suo prezioso catalogo – dai Black Sabbath alla carriera solista – è arrivato a una nuova, vastissima platea

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Ozzy conquista nuove orecchie

Così, tra chi la musica di Ozzy l’ha sempre ascoltata e chi ha semplicemente cavalcato l’onda, il suo prezioso catalogo – dai Black Sabbath alla carriera solista – è arrivato a una nuova, vastissima platea

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Non scopriamo certo oggi quanto la viralità dei social possa innescare conseguenze a volte terribili, altre volte positive. È proprio quest’ultimo il caso di quanto accaduto in queste ore nel mondo della musica. Lo avrete letto ovunque, forse persino su qualche murale-tributo: Ozzy Osbourne, il principe delle tenebre dell’heavy metal, ci ha lasciati lunedì scorso. In un’epoca in cui tutto si trasforma in trending topic, era davvero possibile che una notizia del genere non generasse un’ondata di tributi sui social? E infatti, tra video su TikTok e post su Instagram, la Rete si è riempita di omaggi.

Così, tra chi la musica di Ozzy l’ha sempre ascoltata e chi ha semplicemente cavalcato l’onda, il suo prezioso catalogo – dai Black Sabbath alla carriera solista – è arrivato a una nuova, vastissima platea, riportandolo nelle classifiche, tra streaming e vendite fisiche. Un processo già innescato in parte dal suo concerto d’addio “Back to Beginning”, che aveva fatto entrare “Paranoid” per la prima volta nella classifica statunitense Hot Hard Rock Songs, al primo posto.

Certo, c’è qualcosa di straniante in tutto questo, d’amaro in bocca: che serva il ritiro o la morte di un gigante per spingere le persone ad avvicinarsi alla sua musica. Ma forse, tra i tanti occasionali, ci sono anche giovani che oggi, per la prima volta, stanno provando il brivido dell’heavy metal. Magari dalle cuffie bluetooth o da una playlist, proprio come un tempo succedeva stringendo tra le mani un vinile.

di Federico Arduini

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