Pink Floyd At Pompeii, la magia torna al cinema
Dal 24 al 30 aprile sarà nei cinema “PINK FLOYD AT POMPEII – MCMLXXII”, in una versione rimasterizzata digitalmente in 4K, con audio migliorato e remixato da Steven Wilson
Pink Floyd At Pompeii, la magia torna al cinema
Dal 24 al 30 aprile sarà nei cinema “PINK FLOYD AT POMPEII – MCMLXXII”, in una versione rimasterizzata digitalmente in 4K, con audio migliorato e remixato da Steven Wilson
Pink Floyd At Pompeii, la magia torna al cinema
Dal 24 al 30 aprile sarà nei cinema “PINK FLOYD AT POMPEII – MCMLXXII”, in una versione rimasterizzata digitalmente in 4K, con audio migliorato e remixato da Steven Wilson
Dal 24 al 30 aprile sarà nei cinema “PINK FLOYD AT POMPEII – MCMLXXII”, lo storico film concerto del 1972 diretto da Adrian Maben, in una versione rimasterizzata digitalmente in 4K, con audio migliorato e remixato da Steven Wilson. In Italia la distribuzione nelle sale è un’esclusiva Nexo Studios (nexostudios.it). Trafalgar Releasing e Sony Music Vision distribuiranno il film concerto in cinema selezionati e IMAX a livello internazionale.
Il lavoro di restauro, svolto meticolosamente sotto la guida di Lana Topham fotogramma per fotogramma partendo dal negativo originale in 35mm – ritrovato negli archivi stessi dei Pink Floyd –, porta il girato ad una qualità tale da lasciare senza parole. L’operazione svolta sull’audio da Wilson è poi qualcosa di difficilmente descrivibile a parole: grazie al Dolby Atmos ci si trova immersi letteralmente nella musica della band, sospesi tra le note o trasportati dal groove, quasi ci si ritrovasse con i piedi nella sabbia di Pompei. Il 2 maggio uscirà l’album in CD, audio digitale, e – per la prima volta – in Dolby Atmos e in vinile per Sony Music.
Pink Floyd At Pompeii, qualcosa d’irripetibile
“È stato un onore remixare la colonna sonora per accompagnare il magnifico restauro di Lana Topham: sembra che il film sia stato girato ieri” ha dichiarato Willson. E non possiamo che esser d’accordo con lui. Ciò che colpisce, al di là di ogni cosa, è proprio l’atemporalità di questo concerto, la granitica forza di emozionare come al primo ascolto. Fu uno dei momenti più iconici della storia del rock, qualcosa di semplicemente irripetibile, tra l’assenza di pubblico, le rovine da sfondo e una scaletta inarrivabile: nessuna band meglio dei Pink Floyd avrebbe potuto dare vita a quell’atmosfera carica di energia.
di Federico Arduini
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche