Festival di Sanremo: solo la Rai presenta la manifestazione d’interesse
Alla scadenza del termine, è stata la Rai l’unico soggetto a presentare una manifestazione d’interesse per l’organizzazione e la trasmissione del Festival di Sanremo

Festival di Sanremo: solo la Rai presenta la manifestazione d’interesse
Alla scadenza del termine, è stata la Rai l’unico soggetto a presentare una manifestazione d’interesse per l’organizzazione e la trasmissione del Festival di Sanremo
Festival di Sanremo: solo la Rai presenta la manifestazione d’interesse
Alla scadenza del termine, è stata la Rai l’unico soggetto a presentare una manifestazione d’interesse per l’organizzazione e la trasmissione del Festival di Sanremo
Alla scadenza del termine fissato per oggi alle 12.30, è stata la Rai l’unico soggetto a presentare una manifestazione d’interesse per l’organizzazione e la trasmissione in chiaro del Festival della Canzone Italiana per le edizioni 2026, 2027 e 2028, con possibilità di proroga fino a due anni.
“Se le verifiche di congruità e le procedure giuridiche attualmente in corso confermeranno l’esito di questa fase, si aprirà il percorso di negoziazione previsto dal bando”, ha dichiarato il sindaco di Sanremo Alessandro Mager. “Quello di oggi è stato un passaggio fondamentale e come Amministrazione possiamo dirci soddisfatti. In questi cinque mesi, dopo la sentenza del TAR Liguria di dicembre, abbiamo lavorato senza sosta su una pratica così importante, complessa e delicata”.
All’apertura delle buste è emersa una sola offerta: quella della Rai. Nei giorni precedenti, Warner Bros. Discovery aveva ufficializzato la propria rinuncia, mentre da Mediaset non erano emerse indicazioni.
Il bando prevedeva, tra i requisiti principali, un corrispettivo minimo al Comune di 6,5 milioni di euro, oltre all’1% dei proventi pubblicitari e dello sfruttamento dei marchi. Era inoltre richiesto l’impegno a trasmettere, oltre al Festival, anche eventi collaterali come “Sanremoinfiore” e un’altra manifestazione scelta dall’Amministrazione, più almeno due eventi da concordare, di cui uno da realizzarsi nel periodo estivo.
Tra gli obblighi figurano anche la partecipazione dei vincitori di “Area Sanremo” e dell’Orchestra Sinfonica al Festival, e l’organizzazione dell’evento per la posa della targa del vincitore in via Matteotti.
“Abbiamo rispettato la sentenza del TAR con determinazione e trasparenza, puntando a far crescere ulteriormente il Festival e, con esso, la città”, ha aggiunto il sindaco Mager.
Insieme all’assessore al Turismo Alessandro Sindoni, al segretario generale Monica Di Marco e alla dirigente del settore Turismo Rita Cuffini, il primo cittadino ha seguito da vicino l’intero iter: “I criteri del bando miravano non solo a ottenere un maggiore ritorno economico, ma anche a rafforzare la collaborazione con il partner attraverso nuovi eventi capaci di generare indotto. L’interesse della Rai, nostro partner storico con un know-how straordinario, è motivo di ulteriore soddisfazione”.
La partecipazione della Rai, però, è anche frutto di un obbligo procedurale: il bando è stato infatti pubblicato in seguito alla sentenza del TAR Liguria che ha giudicato illegittimo l’affidamento diretto al servizio pubblico.
Tuttavia, l’esito definitivo non è ancora certo: il prossimo 22 maggio il Consiglio di Stato esaminerà i ricorsi presentati dalla Rai e dal Comune contro la decisione del TAR. Solo allora si saprà se la gara andrà davvero avanti.
“Era evidente a tutti come sarebbe andata a finire. Questo non toglie che il negoziato sul prossimo festival non potrà non tenere conto degli investimenti e dei costi sostenuti dalle case discografiche. I rimborsi previsti fino al festival 2024 sono assolutamente insostenibili per major e indipendenti. Va rivisto completamente l’impianto del festival”. Così il ceo della Fimi, Enzo Mazza
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