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Spiegate chi erano i Beatles

L’uscita del “nuovo” singolo “Now and Then” è molto più di una semplice operazione commerciale: è l’occasione per spiegare ai giovani cosa siano stati i Beatles
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Spiegate chi erano i Beatles

L’uscita del “nuovo” singolo “Now and Then” è molto più di una semplice operazione commerciale: è l’occasione per spiegare ai giovani cosa siano stati i Beatles
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Spiegate chi erano i Beatles

L’uscita del “nuovo” singolo “Now and Then” è molto più di una semplice operazione commerciale: è l’occasione per spiegare ai giovani cosa siano stati i Beatles
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L’uscita del “nuovo” singolo “Now and Then” è molto più di una semplice operazione commerciale: è l’occasione per spiegare ai giovani cosa siano stati i Beatles
L’uscita del “nuovo” singolo dei Beatles “Now and Then”, riemerso dall’oblio grazie ad un’antica cassetta del XX secolo sopravvissuta a una registrazione al piano di John Lennon e consegnata dalla vedova Yoko Ono a Paul McCartney nel ‘94, non è solo una legittima operazione commerciale capace di scuotere il mercato discografico mondiale. Non è solo un’inevitabile operazione nostalgia, rafforzata da uno splendido video in cui la tecnologia permette di riportare uno a fianco all’altro John, Paul, George e Ringo. È qualcosa in più, se si ha voglia di concedersi il tempo di provare fino in fondo le sensazioni che i Beatles riescono ancora a generare. Questo è il vero valore di “Now and Then”: una straordinaria occasione di “scuola” per le nuove generazioni e non solo. Grazie a questo pezzo, che per sua stessa natura non può essere considerato un capolavoro della discografia dei Beatles (tecnicamente nato otto anni dopo la “fine” del gruppo), riemergendo dal passato e rinvigorito da tutto ciò che l’intelligenza artificiale e la tecnologia possono garantire oggi assume un valore che ai tempi non avrebbe mai avuto. Paradossi della musica. Inserito in uno degli album “ufficiali” del gruppo, sarebbe stato considerato un pezzo minore o di passaggio. Prodotto per il pubblico del III millennio, brilla come una stella: in un panorama appiattito, in cui la musica è destinata a un consumo sempre più mordi e fuggi e popolato da star che si accendono e si spengono a impressionante velocità, poter parlare dei Beatles, poter raccontare i Beatles ai nostri figli, a chi li hai ascoltati poco o nulla – relegandoli istintivamente a una faccenda dei propri nonni o genitori – è l’occasione per riallacciare il filo di un discorso che si è perso. Quello che faceva della musica un passaggio fondamentale nella maturazione dei ragazzi: in base al genere che si sceglieva – non parliamo solo degli anni ‘60 e ‘70, perché il fenomeno è arrivato alla nostra generazione adolescente negli anni ‘80 – si sceglievano non di rado anche le amicizie, di sicuro i gusti, i riferimenti culturali e i modelli a cui rifarsi. Non siamo così ingenui da cadere nella trappola dell’”ai miei tempi…”. È un fatto che la fruizione musicale oggi sia totalmente diversa, spinta dalla commercializzazione a un modello “usa e getta” parossistico. Come accennavamo, gli stessi personaggi, addirittura i generi – per non parlare dei singoli successi – si inseguono, si accavallano, talvolta si cancellano senza che i nostri ragazzi neppure se ne rendano conto. Potersi fermare, concedersi il tempo di riflettere su cosa siano stati i Beatles, spiegar loro cosa abbiano rappresentato per un’epoca irripetibile è un’occasione che “Now and Then” ha regalato a tutti. La magnifica occasione di chiudere gli occhi e provare a capire perché dovremmo essere eternamente grati a quattro ragazzi che cambiarono il mondo. Di Fulvio Giuliani

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