“Tale e Quale Show” fa 13
Parola d’ordine: leggerezza e divertimento. Carlo Conti ci tiene a sottolineare la forza di “Tale e Quale Show”, in partenza questa sera su Rai Uno
“Tale e Quale Show” fa 13
Parola d’ordine: leggerezza e divertimento. Carlo Conti ci tiene a sottolineare la forza di “Tale e Quale Show”, in partenza questa sera su Rai Uno
“Tale e Quale Show” fa 13
Parola d’ordine: leggerezza e divertimento. Carlo Conti ci tiene a sottolineare la forza di “Tale e Quale Show”, in partenza questa sera su Rai Uno
AUTORE: Maria Francesca Troisi
Parola d’ordine: leggerezza e divertimento. Carlo Conti ci tiene a sottolineare la forza di “Tale e Quale Show”, in partenza questa sera su Rai Uno: “Per me la cosa più importante è mettere davanti alla Tv la maggior parte dei componenti della famiglia”, spiega nel corso della conferenza stampa (dagli studi Frizzi) fresco di rinnovo di contratto, “per altri 3 anni”. Il varietà, fiore all’occhiello dell’azienda, fa tredici (edizioni). Introducendo il cast, che vede fra gli imitatori Maria Teresa Ruta, Jasmine Rotolo, Pamela Prati, Scialpi, Gaudiano, Lorenzo Licitra, Ginevra Lamborghini, Alex Belli, Ilaria Mongiovì e Jo Squillo, oltre ai due “ripetenti” Francesco Paolantoni e Gabriele Cirilli. Dodici protagonisti che dovranno ‘affrontare’ una giuria doc, confermatissima: dalla queen Loretta Goggi, allo showman Giorgio Panariello e l’istrionico Cristiano Malgioglio. Più un quarto giudice: un famosissimo personaggio dello spettacolo (diverso in ogni puntata) però imitato. A tal proposito, il padrone di casa spiega a grandi linee cosa è successo con la concorrente che all’ultimo minuto ha dato forfait, alias l’ex suora Cristina Scuccia. “Non ci sono polemiche sulla sua assenza… Sono scelte artistiche che ha ritenuto di fare. Ha messo delle condizioni che non potevamo accettare sin dalle prove… Con grande serenità ha deciso di non prendere parte al programma”. Di tutt’altro avviso Malgioglio, che custodisce il fuoco sotto la cenere: “Se devo dire quello che penso, di suor Cristina non me ne frega niente. M’interessa molto più Jo Squillo (che ha preso il suo posto ndr)”. Poi aggiunge, su precisa domanda: “Quello che mi ha fatto arrabbiare è che non voleva interpretare personaggi trasgressivi. Ma come? Ma se è andata a fare The Voice con il velo e poi ha cantato addirittura Like a Virgin con il velo, quello sì che era eccessivo! Se aveva questi problemi, non poteva cantare cose diverse, che so, Finché la barca va? Voleva fare personaggi che piacessero a lei, ma qui non funziona così, sarebbe scorretto per tutti gli altri…”.
Altro passaggio delicato è quello relativo al blackface, la pratica per cui un cantante bianco per imitare un cantante nero deve ‘dipingersi’, e che viene considerata offensiva e quindi aggirata da qualche anno invitando artisti di colore. Quest’anno la scelta è caduta su Jasmine, cantante e figlia di Stefania Rotolo, showgirl popolarissima negli anni ’70 e morta prematuramente.
Certo non può mancare una parentesi sul futuro, e ritorno all’Ariston: “Mai dire mai – risponde Conti (che di Festival ne ha fatti tre) – di certo non ripristinerei la gara, una delle migliori cose fatta da Amadeus, la scelta di non fare più eliminazioni e fare arrivare tutti in fondo”. Che sia in pole position per Sanremo 2025 (con Gerry Scotti)? Del resto è l’anno in decade il mandato del conduttore – direttore artistico in carica, mentre lui festeggia, come ricorda, il quarantennale Rai.
di Maria Francesca Troisi
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- Tag: Evidenza, televisione
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