Temptation: Trash è (super)trash. Perché funziona?
Nel mondo televisivo, si sa, esiste una unica legge: quella degli ascolti. E “Temptation Island” ancora una volta è un successo incontenibile
Temptation: Trash è (super)trash. Perché funziona?
Nel mondo televisivo, si sa, esiste una unica legge: quella degli ascolti. E “Temptation Island” ancora una volta è un successo incontenibile
Temptation: Trash è (super)trash. Perché funziona?
Nel mondo televisivo, si sa, esiste una unica legge: quella degli ascolti. E “Temptation Island” ancora una volta è un successo incontenibile
Nel mondo televisivo, si sa, esiste una unica legge: quella degli ascolti. E “Temptation Island” ancora una volta è un successo incontenibile
E adesso tutti a sottolineare quanto sia trash. Ma nel mondo televisivo, si sa, esiste una unica legge: quella degli ascolti. E “Temptation Island” ancora una volta è un successo incontenibile. Tanto incontenibile da far decidere alla Rai di sospendere per due settimane il programma di Alberto Angela “Noos”. Troppo impietoso il confronto degli ascolti con il reality di Canale 5, che ha superato il 30% di share nell’ultima puntata.
Il format è sempre lo stesso, i protagonisti sempre più discutibili. Eppure, sarà l’estate, sarà la voglia di svagarsi, sarà che non passa mai il desiderio (dai più inconfessato) di assistere alle dinamiche amorose altrui, sta di fatto che ogni edizione è un successo clamoroso. Chi lo critica si rassegni: i numeri parlano da soli e l’idea di coppie che mettono alla prova la loro relazione sotto l’occhio impietoso delle telecamere ha il suo perché. Tra sceneggiate, tradimenti, urla e pianti, è come guardare un concentrato del meglio e del peggio che succede nelle coppie. Con buona pace di chi non lo apprezza. E di chi (forse mentendo) dice di non averlo mai visto.
di Annalisa Grandi
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Tag: Italia, televisione
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