“Vermiglio” fuori dagli Oscar. Isabella Rossellini corre come migliore attrice non protagonista
Niente da fare per “Vermiglio”. Il film di Maura Delpero, Leone d’argento al Festival del Cinema di Venezia, non correrà per l’Oscar
“Vermiglio” fuori dagli Oscar. Isabella Rossellini corre come migliore attrice non protagonista
Niente da fare per “Vermiglio”. Il film di Maura Delpero, Leone d’argento al Festival del Cinema di Venezia, non correrà per l’Oscar
“Vermiglio” fuori dagli Oscar. Isabella Rossellini corre come migliore attrice non protagonista
Niente da fare per “Vermiglio”. Il film di Maura Delpero, Leone d’argento al Festival del Cinema di Venezia, non correrà per l’Oscar
Niente da fare per “Vermiglio”. Il film di Maura Delpero, Leone d’argento al Festival del Cinema di Venezia, non correrà per l’Oscar
Niente da fare per “Vermiglio”. Il film di Maura Delpero, campione di incassi e Leone d’argento al Festival del Cinema di Venezia, non ha superato l’ultima selezione per la nomination all’Oscar per il miglior film straniero. La pellicola si ferma tra i 15 titoli selezionati dopo la prima scrematura delle candidature, non riuscendo a superare la seconda e a passare nella cinquina finale.
A disputarsi il titolo saranno il brasiliano “Io sono ancora qui”, il danese “The Girl with The Needle”, il francese “Emilia Pérez” (già vincitore del Golden Globe e candidato, come “Io sono ancora qui”, anche all’Oscar come miglior film), il tedesco “The Seed of the Sacred Fig” del regista iraniano Mohammad Rasoulof e il lettone “Flow – Un mondo da salvare” (che corre anche come migliore pellicola d’animazione).
L’Italia ha però di che rifarsi: tra le cinque nomination come miglior attrice non protagonista spicca Isabella Rossellini, con la sua interpretazione di Suor Agnes in “Conclave”. Per lei, 74enne figlia d’arte giunta alla gloria internazionale con “Velluto Blu” di David Lynch, è la prima volta.
“Conclave”, tra l’altro, è una delle dieci pellicole che si contenderanno il titolo di miglior. I candidati oscillano tra livelli molto alti (come “Dune: Parte Due”) e altri francamente fuori posto (su tutti, il disneyano “Wicked”). Se lo chiedete a noi, non c’è assolutamente partita. Ma mai dire mai: il Dolby Theatre non è nuovo a sorprese e ribaltoni, anche clamorosi.
Di Giorgio Patto
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- Tag: Cinema, spettacoli
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