Vincitori Golden Globe 2024
Si è conclusa l’81esima cerimonia dei Golden Globe 2024. Il trionfo di “Oppenheimer”, la delusione per “Io Capitano” e “Barbie”
Vincitori Golden Globe 2024
Si è conclusa l’81esima cerimonia dei Golden Globe 2024. Il trionfo di “Oppenheimer”, la delusione per “Io Capitano” e “Barbie”
Vincitori Golden Globe 2024
Si è conclusa l’81esima cerimonia dei Golden Globe 2024. Il trionfo di “Oppenheimer”, la delusione per “Io Capitano” e “Barbie”
AUTORE: Nicola Sellitti
Red carpet che più rosso rispetto alle altre edizioni, poi sfilate, l’immancabile partita del glamour, provocazioni e ovviamente film promossi e bocciati, con qualche sorpresa. Ai Golden Globe, che aprono la stagione cinematografica e sostanzialmente tirano la volata agli Oscar 2024 che si terranno tra qualche settimana, il blockbuster Oppenheimer ha messo all’angolo Barbie, mentre Matteo Garrone con Io Capitano non è riuscito a imporsi nella categoria di miglior film non in lingua inglese. Evidentemente l’epopea dei migranti, raccontata da Garrone conquistando Cannes, fa meno presa a Hollywood. La delusione è tanta, al film del regista italiano è stato preferito Anatomia di una caduta di Justine Triet, già vincitore a Cannes, insieme al riconoscimento per la sceneggiatura. C’è stato anche il trionfo di Povere Creature! (miglior commedia) e Succession, serie di HBO, che ha incassato quattro statuette.
Dunque, è stata la serata – e c’è il sospetto che non sarà l’ultima – di Cillian Murphy: lo straordinario attore della serie culto Peaky Blinders ha ottenuto il premio di miglior attore protagonista nel film incentrato sull’inventore della bomba atomica, che ha portato al proscenio anche Robert Downey Jr (miglior attore non protagonista) e alla regia – straordinaria – di Christopher Nolan (alla sesta nomination), oltre al premio come miglior film drammatico. Per Oppenheimer è lanciata la volata alle statuette più ambite, mentre per Barbie la bocciatura è solenne: non ha pagato, almeno per ora, la trasformazione della bambola pop in uno strumento per scatenare la satira contro misoginia ed emancipazione femminile. Barbie (interpretata da Margot Robbie, in versione rosa) ha vinto solo il premio per il film campione di incassi – va al prodotto che incassa almeno 150 milioni di dollari, di cui 100 negli Stati Uniti – e quello per la miglior canzone, andato a Billie Eilish assieme a Finneas (What Was I Made For?)
Come sempre, l’elenco degli sconfitti è numeroso e rumoroso. Oltre a Barbie, hanno fatto un buco nell’acqua sia “Maestro” di Bradley Cooper (sul red carpet con la mamma, come da consumata liturgia) e soprattutto Killers of the Flower Moon, l’ultima fatica di quel genio, a volte incompreso, di Martin Scorsese, incentrato sugli eccidi dei nativi americani Osage. Durante la serata c’è stato spazio per l’ironia su Harry & Meghan per la fine dell’accordo con Netflix da 100 milioni di dollari.
E oltre a Cillian Murphy è stata anche la serata di un altro grande attore: Paul Giamatti ha vinto il premio per la miglior interpretazione maschile in The Holdovers, di Alexander Payne. Per la prima volta nella storia dei Golden Globe è stato assegnato un premio per la stand up comedy, genere sempre di maggior successo sulle piattaforme ed è andato al comico dalla satira feroce Ricky Gervais.
Di Nicola Sellitti
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