Abolire il Var: uccide la poesia del calcio
Abolire il Var: uccide la poesia del calcio
Abolire il Var: uccide la poesia del calcio
Cercare il giustizialismo della verità nel pallone col Var equivale a metter le partite sotto un processo eterno, con la tecnologia a far da pm. Che poi, e qui sta il rinculo con tanto di rincorsa, pure la tecnologia non è infallibile al 100%. Dopo la finale di Coppa Italia tra Juventus e Inter è scoppiata una polemica. Ha scritto Massimo Mauro su “la Repubblica”: «Se il Var non scopre la simulazione di Lautaro sul rigore del 2-2, allora che ci sta a fare? Una delle più belle cose che poteva fare è scoprire i furbi». Non si tratta di furbi, caro Mauro. Si tratta di poesia. Il gol con la mano di Diego Armando Maradona all’Inghilterra, nei Mondiali del 1986, con il Var lo avrebbero annullato e adios mano de dios. E il regista Paolo Sorrentino che film avrebbe potuto fare? “È stato il fottuto Var”? Suvvia, non regge. E poi se un tifoso della Fiorentina come lo scriba vi dice che è meglio uno scudetto alla Juve del Var, dovete credergli. Aboliamolo questo Var! I calciatori si mobilitino. I tifosi pure. E fanculo pure il replay.
di Massimiliano Lenzi
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