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Arsenal femminile e l’assurda polemica

L’Arsenal femminile di calcio pubblica sui propri social network la foto d’inizio stagione con il team schierato in posa. Polemiche perché hanno tutti la pelle di un unico colore
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Arsenal femminile e l’assurda polemica

L’Arsenal femminile di calcio pubblica sui propri social network la foto d’inizio stagione con il team schierato in posa. Polemiche perché hanno tutti la pelle di un unico colore
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Arsenal femminile e l’assurda polemica

L’Arsenal femminile di calcio pubblica sui propri social network la foto d’inizio stagione con il team schierato in posa. Polemiche perché hanno tutti la pelle di un unico colore
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L’Arsenal femminile di calcio pubblica sui propri social network la foto d’inizio stagione con il team schierato in posa. Polemiche perché hanno tutti la pelle di un unico colore
Siamo ai limiti dell’assurdo o forse l’abbiamo già superato. Succede che la squadra di calcio femminile dell’Arsenal pubblichi sui propri social la tradizionale foto d’inizio stagione con tutto quanto il team schierato in posa. Ben presto iniziano ad arrivare commenti da parte di persone che si diconoindignatepoiché le giocatrici e l’allenatore hanno tutti la pelle bianca. «Nel 2023 nessuna squadra professionistica – maschile o femminile che sia – dovrebbe essere formata da un organico di soli bianchi» si legge in un commento. E se già parole del genere basterebbero a far diventare la vicenda ridicola (oltre che assurda), il tutto diventa ancora più paradossale quando la stessa società dell’Arsenal femminile ritiene di doversi scusare per il fatto di schierare in campo calciatrici con la pelle di un solo colore. «Riconosciamo che la nostra attuale prima squadra non riflette la diversità esistente nel club e nelle comunità che rappresentiamo» recita infatti una sua nota ufficiale. La società precisa inoltre che quella di avere una «maggiore diversità» sarà considerata «una priorità chiave». Così, neanche si tratti di una società razzista. E ora, come fare per raggiungere questograndeobiettivo? Togliere dalla squadra qualche calciatrice e acquistarne altre in base all’etnia e magari – già che ci siamo – farla giocare titolare. Paradossi amari che concorrono a un’amara certezza: anche questa è discriminazione. Conta nulla se a danno del bianco o del nero.   di Filippo Messina

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