Artyom Severyukhin e Cristiano Ronaldo: quando si perdono la testa e la faccia
Il giovane pilota russo Artyom Severyukhin che fa il saluto nazista e Cristiano Ronaldo che colpisce alla mano un giovane tifoso sono due gesti orribili che però meritano riflessioni diverse.
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Artyom Severyukhin e Cristiano Ronaldo: quando si perdono la testa e la faccia
Il giovane pilota russo Artyom Severyukhin che fa il saluto nazista e Cristiano Ronaldo che colpisce alla mano un giovane tifoso sono due gesti orribili che però meritano riflessioni diverse.
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Artyom Severyukhin e Cristiano Ronaldo: quando si perdono la testa e la faccia
Il giovane pilota russo Artyom Severyukhin che fa il saluto nazista e Cristiano Ronaldo che colpisce alla mano un giovane tifoso sono due gesti orribili che però meritano riflessioni diverse.
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Il giovane pilota russo Artyom Severyukhin che fa il saluto nazista e Cristiano Ronaldo che colpisce alla mano un giovane tifoso sono due gesti orribili che però meritano riflessioni diverse.
Ci risiamo. Ancora una volta (purtroppo) abbiamo assistito ad un giovane sportivo russo, in questo caso Artyom Severyukhin, 15enne che, salito sul gradino più alto del podio ai Campionati europei juniores di Kart a Portimao (Portogallo), ha pensato bene di esultare battendosi la mano sul petto e facendo il saluto nazista, con fragorosa risata finale. Il tutto mentre risuonava l’Inno di Mameli. Sì, perché dopo le dure sanzioni imposte ai piloti della Russia, al ragazzo era pure stata offerta la possibilità di correre sotto la bandiera italiana. Cosa ci fosse da ridere però lo sapeva solo lui.
Poco tempo fa era stato Ivan Kuliak, ginnasta 20enne russo, a dare il peggio di sé. Una volta salito sul podio, il ragazzo aveva mostrato fieramente la lettera “Z” sul petto, simbolo presente sui carri armati russi che stanno distruggendo l’Ucraina dopo l’invasione dello scorso 24 febbraio.
Tornando all’ultimo gesto – solo in ordine cronologico e non per importanza – Ward Racing, il team svedese per cui Severyukhin correva, ha deciso immediatamente di licenziarlo.
“Ci vergogniamo profondamente per il comportamento del nostro pilota che ha agito a titolo personale. Le azioni di Artem Severyukhin non rappresentano in alcun modo le opinioni e i valori di Ward Racing”, queste le parole scritte in una nota dal team.
Inoltre la Fia (Federazione Internazionale dell’Automobile) ha annunciato, dopo l’accaduto, l’apertura di un’inchiesta sul saluto nazista di Severyukhin.
Come ci si aspettava, è stata comunque questione di poche ore: Artyom, in un video pubblicato successivamente sul suo profilo Instagram, non è apparso più felice e soddisfatto della vittoria e della (brutta) esultanza fatta il giorno prima ma in lacrime a chiedere più volte scusa per il gesto insensato.
“Non ho mai supportato il nazismo e lo ritengo uno tra i peggiori crimini contro l’umanità – le parole di Severyukhin, che aggiunge – Chiedo scusa a tutti, non volevo offendere nessuno”.
E, in tutto questo, la colpa è quasi da imputare alle “brutte abitudini” degli italiani: “I ragazzi di fronte al podio mi hanno fatto vedere che in Italia in alcuni casi è abitudine colpirsi sul petto in segno di ringraziamento. Volevo solo fare il gesto e non so spiegare come sia nato”, le parole del giovane pilota.
Chissà che italiani ha conosciuto e quando ha visto fare certi segni a seguito di una vittoria?!
Ma se per il gesto di Artyom Severyukhin si può imputare la colpa anche ad una bravata fatta in giovane età poiché non pienamente consapevole di ciò che stava mostrando (oltre comunque ad un’ottima dose di ignoranza e stupidità), c’è un altro fatto, accaduto in questi giorni, che non merita giustificazioni e ha visto protagonista – sembra incredibile ma è proprio così – Cristiano Ronaldo, uno tra i più forti calciatori della storia.
Sabato 9 aprile allo stadio Goodison Park di Liverpool (Inghilterra), a fine partita il campione portoghese, 37enne padre di 4 figli – visibilmente nervoso per la sconfitta del suo Manchester United fuori casa contro l’Everton – ha colpito alla mano un ragazzino disabile facendogli cadere il cellulare. Il giovane “piangeva ed era totalmente scioccato”, ha detto la madre.
“Vorrei scusarmi per il mio sfogo e, se possibile, vorrei invitare questo tifoso a guardare una partita all’Old Trafford – lo stadio del Manchester United – in segno di fair-play e sportività”, le parole di Cristiano Ronaldo scritte sui suoi profili social.
Ma a CR7 – questo il soprannome di Ronaldo – non sono bastate le scuse e questo brutto gesto gli è costato decisamente molto caro: Save the Children ha revocato a Cristiano la carica di ambasciatore di beneficenza (lo era dal 2012). Inoltre sul grave episodio è stata aperta un’indagine della polizia del Merseyside e l’attaccante portoghese potrebbe presto anche essere punito dalla Premier League (il campionato inglese).
Insomma, quelli di Artyom Severyukhin e Cristiano Ronaldo sono stati gesti assolutamente deplorevoli, da condannare senza se e senza ma. Gesti inconsulti compiuti sia da chi ha vinto sia da chi ha perso.
di Filippo Messina
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