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Brignone

Brignone trionfa. È in un’altra dimensione

Federica Brignone prima, successo numero 35 e podio numero 80 in carriera, con Alberto Tomba ad appena otto lunghezze

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Brignone trionfa. È in un’altra dimensione

Federica Brignone prima, successo numero 35 e podio numero 80 in carriera, con Alberto Tomba ad appena otto lunghezze

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Brignone trionfa. È in un’altra dimensione

Federica Brignone prima, successo numero 35 e podio numero 80 in carriera, con Alberto Tomba ad appena otto lunghezze

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Federica Brignone prima, successo numero 35 e podio numero 80 in carriera, con Alberto Tomba ad appena otto lunghezze

L’obiettivo era il podio, dopo un paio di giorni di buone prestazioni, ma senza l’acuto. Decisamente troppo per due fenomeni come Federica Brignone e Sofia Goggia, a loro agio su una pista – a Kvitfjell, dove nei due giorni precedenti si è corsa la discesa libera – estremamente complicata, ricca di trabocchetti, di colpi di mano: dal pettorale 1 a quello 4 solo una ha stampato un tempo decente.

Federica prima, successo numero 35 e podio numero 80 in carriera, con Alberto Tomba ad appena otto lunghezze. Sembrava inarrivabile, il Mito. Invece Federica può raggiungerlo, eccome. Brignone (che ha centrato l’argento iridato in Super G, a Saalbach), come accade solo alle fuoriclasse, ha masticato amaro per la doppia gara norvegese senza un podio. E’ scesa senza alcun freno e riesce con una forza inaudita a non finire fuori gara a metà percorso, rischiando di centrare una porta a circa 100 chilometri orari, facendo anche diversi errori nella parte finale. Ma dopo una manciata di minuti c’è stato lo show di Goggia, che va ugualmente forte, si vede aprire il gancio di uno scarpone, rischiando di restarne senza e arriva a soli nove centesimi dall’altro fenomeno azzurro.

Senza quell’inconveniente, l’ennesimo di una stagione complicata, forse Sofia sarebbe stata avanti a tutte. Al traguardo Sofia era pure incredula, poco soddisfatta della sua prestazione. Per ora, è tornato il podio (il numero 60 in carriera), ma guarda solo alla vittoria, come Federica, come accade solo alle fuoriclasse. Tra le due azzurre si è inserito il talento, l’abitudine alla grandezza di Lara Gut-Behrami (97 podi, due Coppe del Mondo vinte in carriera e anche cinque coppe di Super G), che termina a soli sei centesimi dalla Brignone, recuperando quasi tutto lo svantaggio nella fase finale, accumulando però altri 20 punti di distacco dalla nostra campionessa nella classifica generale di Coppa del Mondo: ora è a -251 punti, con sette prove al termine della Coppa generale.

Brignone ha anche recuperato 20 punti a Gut-Behrami nella classifica di Super G: ora è a 55 punti di distacco. Ora la sfida si sposta ad Aare, in Svezia, con uno slalom gigante e uno speciale. Forse è lo snodo decisivo per la classifica finale di Coppa del Mondo.

di Nicola Sellitti

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