Brignone cannibale, anche la Coppa di Gigante è sua!
Altro podio, altra Coppa di specialità, stavolta in gigante, avvalorando così l’oro mondiale vinto a Saalbach, in Austria. Federica Brignone è di quella pasta lì, la pasta di Jannik Sinner, per intenderci

Brignone cannibale, anche la Coppa di Gigante è sua!
Altro podio, altra Coppa di specialità, stavolta in gigante, avvalorando così l’oro mondiale vinto a Saalbach, in Austria. Federica Brignone è di quella pasta lì, la pasta di Jannik Sinner, per intenderci
Brignone cannibale, anche la Coppa di Gigante è sua!
Altro podio, altra Coppa di specialità, stavolta in gigante, avvalorando così l’oro mondiale vinto a Saalbach, in Austria. Federica Brignone è di quella pasta lì, la pasta di Jannik Sinner, per intenderci
Altro podio, altra Coppa di specialità, stavolta in gigante, avvalorando così l’oro mondiale vinto a Saalbach, in Austria. Soprattutto, ancora quella fame che non si esaurisce più, l’istinto del killer – anzi della tigre, il suo soprannome – che appartiene solo ai fuoriclasse. Federica Brignone è di quella pasta lì, la pasta di Jannik Sinner, per intenderci.
A Sun Valley (Idaho), nelle finali di Coppa del Mondo le sarebbe bastata arrivare 13esima per centrare la coppa in gigante, visto lo scenario al termine della prima manche, dopo aver vinto la Coppa del Mondo generale e quella di Super G. Ma sarebbe stato troppo poco, un compitino e quindi ecco un altro podio, è arrivata seconda, a 14 centesimi da un’altra leggenda, la svizzera Lara Gut-Behrami, alle sue spalle in classifica generale.
Il tassametro dei podi corre. Federica è a 85, ad appena quattro lunghezze da Alberto Tomba. Che con ogni probabilità sarà scavalcato nella prossima stagione, che porta alle Olimpiadi di Milano-Cortina. Sono stati 16 i podi stagionali in Coppa del Mondo: record italiano assoluto, superato Alberto Tomba a 15. Per Federica sono arrivate dieci vittorie, oltre all’oro in gigante e l’argento in superG ai Mondiali.
Al momento, in attesa del rientro di Sinner e di qualche altro exploit in altre discipline, è per distacco la sportiva italiana del 2025. Per superarla servirà qualcosa di davvero speciale. E nell’apoteosi dello sci italiano, soprattutto al femminile – ma non va dimenticato certo Dominik Paris che ha recentemente vinto la discesa libera di Kvitfjell – c’è anche il terzo posto in classifica generale di Coppa del Mondo per Sofia Goggia. Che arriva nella stagione più complessa per la bergamasca, tra errori, infortuni e sfortuna.
Di Nicola Sellitti
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