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Brignone si illumina d’immenso

Federica Brignone, a oltre 34 anni, centra l’oro nello slalom gigante ai Mondiali di Saalbach. È la quinta medaglia mondiale nella sua carriera

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Brignone si illumina d’immenso

Federica Brignone, a oltre 34 anni, centra l’oro nello slalom gigante ai Mondiali di Saalbach. È la quinta medaglia mondiale nella sua carriera

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Brignone si illumina d’immenso

Federica Brignone, a oltre 34 anni, centra l’oro nello slalom gigante ai Mondiali di Saalbach. È la quinta medaglia mondiale nella sua carriera

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Federica Brignone, a oltre 34 anni, centra l’oro nello slalom gigante ai Mondiali di Saalbach. È la quinta medaglia mondiale nella sua carriera

La pista era davvero usurata, l’attesa era altissima. Ma Federica Brignone in questo momento pratica un altro sport. A oltre 34 anni centra l’oro nello slalom gigante ai Mondiali di Saalbach, dopo aver centrato l’argento in Super G, qualche giorno fa. È la quinta medaglia mondiale nella sua ormai leggendaria carriera, il terzo metallo iridato per l’Italia in Austria. Restano davvero poche parole, il suo dominio è inviolabile, ha retto praticamente da sola il nostro paese ai Mondiali in casa austriaca, con avversarie di grande livello, come Alice Robinson, dalla Nuova Zelanda, seconda è stata capace di una manche della vita, una gara formidabile scendendo come 29esima.

Sul podio si piazza anche l’americana Paula Moltzan, alla prima medaglia individuale. Ma Federica è stata altro: un extraterrestre tra le umane. Al massimo nel gigante, la gara regina: una tigre nella prima parte di gara, attaccata ai pali, poi la gestione, con tecnica, classe, talento. È all’apice della sua grande storia, a un anno da Milano-Cortina.

Sull’altro lato della luna si trova invece Sofia Goggia, caduta nella prima manche della prova di gigante. L’ennesimo episodio negativo di questa edizione dei Mondiali, tra cadute e prestazioni negative dovute soprattutto alle stesse cadute, che hanno prodotto problemi fisici e inattesi vuoti di autostima. “Finisco sempre in situazioni tragicomiche”, ha commentato la fuoriclasse bergamasca al termine della prova odierna. È obiettivamente un passaggio a vuoto, anche inatteso perché in Coppa del Mondo nell’ultimo mese sono arrivati successi e podi. Nelle gare secche può accadere e nessuno come Sofia è capace di resettare e ripartire. Se possibile, anche più forte, mentre non riesce a ritrovarsi Marta Bassino, anche lei fuori nella prima manche e da tempo alla ricerca di una prestazione per il rilancio.

Di Nicola Sellitti

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