Bufera Rai, commenti sessisti e razzisti ai Mondiali di nuoto
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Leonarduzzi e Mazzucchi protagonisti di commenti sessisti e razzisti ai Mondiali di nuoto in Giappone. Si pretende un’interrogazione in commissione vigilanza Rai

Bufera Rai, commenti sessisti e razzisti ai Mondiali di nuoto
Leonarduzzi e Mazzucchi protagonisti di commenti sessisti e razzisti ai Mondiali di nuoto in Giappone. Si pretende un’interrogazione in commissione vigilanza Rai
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Bufera Rai, commenti sessisti e razzisti ai Mondiali di nuoto
Leonarduzzi e Mazzucchi protagonisti di commenti sessisti e razzisti ai Mondiali di nuoto in Giappone. Si pretende un’interrogazione in commissione vigilanza Rai
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Momenti di (non) trascurabile follia questa mattina in Rai durante la telecronaca delle gare di tuffi sincronizzati ai Mondiali di nuoto a Fukuoka, in Giappone.
I cronisti Leonardo Leonarduzzi e Massimiliano Mazzucchi (nomi e cognomi, com’è giusto fare per andare al punto delle responsabilità) avrebbero confuso una delle più importanti competizioni sportive al mondo con il bar sport, con dialoghi infarciti di sessismo, razzismo e chi più ne ha più ne metta.
“Le olandesi sono grosse”. “Come la nostra Vittorioso”. “Ma tanto a letto sono tutte uguali”. Ma anche: “Questa si chiama Harper, è una suonatrice d’arpa. Come si suona l’arpa? La si…” “La si tocca?”. “La si pizzica, si la do”. Per non parlare della ormai stucchevole pronuncia della L al posto della R per annunciare la coppia di tuffatori cinesi.
La denuncia è arrivata da un fedele e indignato spettatore sul suo canale Twitter e in poche ore si è diffusa su tutti i social, che ora promettono guerra a Viale Mazzini. Ma non è questo il luogo adatto ad un simile episodio. Il caso è ora responsabilità politica. Il responsabile per lo sport del Pd, l’ex ct dell’Italvolley Mauro Berruto, ha annunciato di voler “presentare un’interrogazione in commissione vigilanza Rai” che, al momento, si è limitata a sospendere i due cronisti affidando il compito a Nicola Sangiorgio.
I video incriminati, intanto, sono introvabili sul web, eccetto quello relativo ai commenti razzisti sul duo cinese. Come se non fosse già di per sé abbastanza, Leonarduzzi ha preferito la strada del commento anziché del silenzio. “Ho solo detto una barzelletta da bar ‘si la do’ al mio commentatore durante la pausa TG. Chiedere scusa? Sì, ma solo ai telespettatori che hanno sentito la barzelletta a causa di un errore tecnico. Prendo le distanze da quanto accaduto. Sul fatto che ho detto della corporatura grande delle atlete olandesi, lo faccio anche per gli uomini quando hanno un fisico grosso e ben strutturato. Quindi si sta montando un polverone, un caso dal quale prendo le distanze”.
Lo stesso Leonarduzzi che nel 2008 augurò buon compleanno ad Hitler sui suoi social e che, durante la telecronaca del Rally di Monza, si era reso protagonista di una battuta machista sul pilota estone Ott Tänak. Oscar Wilde disse: “Meglio che tacere e apparire stupidi che aprire bocca e togliere ogni dubbio”. Che imbarazzo.
di Raffaela Mercurio
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