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Calcio femminile da record: a Barcellona più di 90mila allo stadio

È accaduto in occasione dei quarti di finale di Champions League femminile. Un’affluenza che non si era mai vista in Spagna e che in Italia, probabilmente, non si vedrà mai. Per diverse ragioni che non ci fanno onore.
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Calcio femminile da record: a Barcellona più di 90mila allo stadio

È accaduto in occasione dei quarti di finale di Champions League femminile. Un’affluenza che non si era mai vista in Spagna e che in Italia, probabilmente, non si vedrà mai. Per diverse ragioni che non ci fanno onore.
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Calcio femminile da record: a Barcellona più di 90mila allo stadio

È accaduto in occasione dei quarti di finale di Champions League femminile. Un’affluenza che non si era mai vista in Spagna e che in Italia, probabilmente, non si vedrà mai. Per diverse ragioni che non ci fanno onore.
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È accaduto in occasione dei quarti di finale di Champions League femminile. Un’affluenza che non si era mai vista in Spagna e che in Italia, probabilmente, non si vedrà mai. Per diverse ragioni che non ci fanno onore.
30 marzo 2022, stadio Camp Nou di Barcellona, partita di ritorno dei quarti di finale di Champions League. Si gioca l’attesissimo Clasico Barcellona-Real Madrid e allo stadio sono presenti 91.553 tifosi. Nulla di strano verrebbe da dire, se non fosse che si tratta di un match di calcio femminile, una bellissima novità. La società è ancora ferma all’idea che questo sia uno sport solo maschile e che quindi non si debba dare spazio per vedere delle donne in campo, a meno che non siano cheerleaders. Un calcio di minore importanza, quindi. Ma questa è stata molto più che una semplice partita e tanti fatti lo testimoniano. La significativa scritta inglese – poiché la lotta per i diritti è universale – “More than empowerment” (“Più del potere” in italiano) sugli spalti dello stadio più grande d’Europa e il simbolo che indica la donna alle spalle delle porte da calcio sono solo alcuni esempi di ciò che ha reso questo Clasico un match contro la disuguaglianza. “Més que un club” (“Più che una squadra”) è lo slogan del Barcellona che, per l’occasione, sui social e non solo, è stato modificato in “Més que un gender”, ossia “più che un genere”, sempre collegato alla parità tra uomo e donna.
More than empowerment Barcellona
More than empowerment – Barcellona
Sul sito del Barcellona calcio, in una nota prima del match, si legge: “Lo stadio più grande d’Europa si riempirà per la partita e invia un messaggio chiaro alle aspiranti ragazze di tutto il mondo. Puoi farlo anche tu!”. Nel frattempo in Italia la Juventus Women, la squadra di calcio femminile attualmente più forte, disputa i match al “Campo Ale & Ricky” dello Juventus Training Center di Vinovo (TO) e quando gioca in Champions League lo fa tra Novara e Alessandria. Già solo questo fa comprendere quanto siamo ancora molto indietro rispetto alla Spagna e ad altri Paesi. Tornando alla partita Barcellona-Real Madrid – giusto per dovere di cronaca – è finita 5-2 e i tifosi presenti hanno sicuramente apprezzato un match ricco di gol ed emozioni. L’andata era finita 1-3 per il Barcellona che, quindi, è approdato alle semifinali della UEFA Women’s Champions League (la UEFA Champions League femminile). Ciò che non è stata affatto una novità, per chi segue questo sport, è che a segnare per il Barça due gol all’andata e uno al ritorno è stata Alexia Putellas, classe 1994, tra le più forti calciatrici al mondo, che nel 2021 ha vinto il Pallone d’oro ed è stata eletta giocatrice dell’anno e migliore giocatrice FIFA. Perché a dare spettacolo al Camp Nou non ci sono stati solo uomini come Messi, Xavi, Iniesta e tanti altri. Che sia quindi questa una nuova era per il calcio femminile? Noi ce lo auguriamo.   di Filippo Messina

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