Capolavoro Verstappen in Giappone. Ferrari (quasi) dispersa
Max Verstappen vince a Suzuka, terza gara del Mondiale, tenendosi dietro le due McLaren (Norris e Piastri). Con le Ferrari di Leclerc al quarto posto e di Hamilton al settimo

Capolavoro Verstappen in Giappone. Ferrari (quasi) dispersa
Max Verstappen vince a Suzuka, terza gara del Mondiale, tenendosi dietro le due McLaren (Norris e Piastri). Con le Ferrari di Leclerc al quarto posto e di Hamilton al settimo
Capolavoro Verstappen in Giappone. Ferrari (quasi) dispersa
Max Verstappen vince a Suzuka, terza gara del Mondiale, tenendosi dietro le due McLaren (Norris e Piastri). Con le Ferrari di Leclerc al quarto posto e di Hamilton al settimo
Il capolavoro di Max. L’ennesimo. Il campione del mondo in carica vince a Suzuka, terza gara del Mondiale, tenendosi dietro le due McLaren (Norris e Piastri). Con Leclerc al quarto posto e Hamilton al settimo, consegnando alla Ferrari per ora un ruolo marginale nella sceneggiatura del campionato. Per l’olandese è il quarto successo in fila a Suzuka, confermando il suo talento su una delle piste più belle e complete del Mondiale. Dove resta assai complesso superare. Verstappen è ora in classifica generale solo un punto da Norris dopo tre prove. Impensabile, con una vettura obiettivamente inferiore e non di poco.
È stata una gara in sostanza senza squilli, con le posizioni cristallizzate al via e che hanno resistito ai vari cambi di gomme. Nell’ultima porzione c’è stata la possibilità per le due McLaren di avvicinarsi a Verstappen. Ma Norris è stato sin troppo conservativo e non ha dato margine a Piastri – che aveva più passo – di provare ad avvicinarsi.
Suzuka spiega che McLaren resta più forte dei competitor, con Piastri anche più in palla di Norris, che dovrebbe essere l’asso per il Mondiale. Anche se la scuderia inglese torna dal Giappone senza il successo ma il motivo si chiama Max Verstappen, pound for pound il miglior pilota del lotto. Con la Red Bull che secondo i tecnici avrebbe dovuto pagare almeno mezzo secondo di ritardo al giro dalla stessa McLaren.
Per quanto riguarda Maranello, qualche segnale positivo c’è stato. Leclerc è stato sui tempi della McLaren, ha saputo tenere dietro Russell (Mercedes) nei pochi momenti di pericolo. Mentre ha pagato poco la scelta di Hamilton di partire con la gomma dura, a differenza degli altri top driver. Ma la sensazione è che per ora ci sono pochi margini di mettersi davanti alla McLaren e a Verstappen in gara. Troppo poco, insomma. E rispetto alle premesse di avvio stagione, dopo tre gare, c’è obiettivamente delusione per la resa della Rossa. Che sta condizionando il campionato di Leclerc e Hamilton. Lo scorso anno la Rossa andò sul podio con Sainz.
C’è da lavorare per trovare il guizzo, lo spunto, che manca, sia in gara che in qualifica. Dove Leclerc ha dovuto estrarre il coniglio dal cilindro per piazzarsi in seconda fila. Sono attesi sviluppi sulla vettura già da testare in Bahrain, dove si corre nel prossimo weekend e dove ci sono state le prove pre-stagione. Invece ha entusiasmato e non poco la prestazione di Kimi Antonelli (sesto). Anche in testa per un segmento di gara nel gioco vorticoso dei pit stop ma poi velocissimo e costante in pista. Capace di restare negli ultimi 20 giri davanti a Hamilton, anzi dandogli qualche secondo di distacco. Con la stessa mescola di gomme e arrivando nei pressi di Russell. Mica poco, a 18 anni e spiccioli. Il suo talento pare speciale.
Di Nicola Sellitti
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