È il giorno del derby a Wimbledon
Secondo l’ex numero 42 al mondo nella classifica Atp, Davide Sanguinetti, il derby di oggi tra Sinner e Berrettini rappresenta uno snodo cruciale per entrambi
È il giorno del derby a Wimbledon
Secondo l’ex numero 42 al mondo nella classifica Atp, Davide Sanguinetti, il derby di oggi tra Sinner e Berrettini rappresenta uno snodo cruciale per entrambi
È il giorno del derby a Wimbledon
Secondo l’ex numero 42 al mondo nella classifica Atp, Davide Sanguinetti, il derby di oggi tra Sinner e Berrettini rappresenta uno snodo cruciale per entrambi
Secondo l’ex numero 42 al mondo nella classifica Atp, Davide Sanguinetti, il derby di oggi tra Sinner e Berrettini rappresenta uno snodo cruciale per entrambi
“Con questi due campioni, senza dimenticare i vari Musetti, Arnaldi, Naldi, Sonego, sarebbe un delitto non vincere altre 3-4 edizioni di Coppa Davis. Quella vinta a fine 2023 ha portato tanta gioia ma certamente non basta, abbiamo troppo talento per non ripeterci. Inoltre tra i tennisti azzurri c’è un bel clima di stima e amicizia.” Davide Sanguinetti, due tornei vinti in carriera, ora allenatore, è uno dei pochissimi italiani ad essere arrivato almeno ai quarti di finale a Wimbledon. Come lui (nel 1998), Sinner, Berrettini, Adriano Panatta, Nicola Pietrangeli e Uberto de Morpurgo (1928).
Secondo l’ex numero 42 al mondo nella classifica Atp, l’incrocio al secondo turno ai Championships di oggi tra Sinner e Berrettini rappresenta uno snodo cruciale per entrambi nel torneo londinese: “Se Jannik vincesse, ci sarebbe un bel passo in avanti in termini di autostima sull’erba. E forse questa vittoria gli serve di più di quanto si pensi, anche se ha vinto a Halle, perché al primo turno ha avuto un po’ di problemi e si vede anche che è preoccupato per l’anca. Inoltre, deve anche servire meglio, alzare la percentuale di prime palle, così anche l’erba diventerà “casa sua”, come il cemento. Poi, battere Berrettini, che resta uno dei più forti in assoluto sui prati, avrebbe effetto anche sui suoi avversari, vorrebbe dire che è pronto per arrivare in fondo. Un messaggio ai naviganti”, osserva Sanguinetti, che vede Sinner e Alcaraz favoriti alla pari per il successo finale. “Sono davvero due fenomeni, certo Carlos è più creativo, estemporaneo, gli piace piacere e sorprendere, Jannik è concreto, risponde sempre, è più da corsa a tappe, onestamente non vedo in giro chi potrebbe vincere il torneo tranne loro due. Forse solo Djokovic, che rientra a 20 giorni dall’operazione a un menisco: io mi sono sottoposto a tre interventi chirurgici al menisco e mi ci voleva almeno un mese per riprendere, non so il serbo come faccia a giocare, è davvero sovrumano ma dovrà ascoltare quello che dice il suo corpo”.
Secondo Sanguinetti non sarebbe affatto un miracolo l’eventuale successo di Berrettini nel derby italiano. “Ha vinto diversi tornei sull’erba, è stato numero sei al mondo, soprattutto è arrivato in finale a Wimbledon con Djokovic nel 2021 e con un po’ di consapevolezza in più, Matteo avrebbe potuto anche vincere quella partita. Berrettini resta fortissimo sull’erba, con lo schema servizio-dritto che rende parecchio su questa superficie. Se riuscisse a battere il numero uno al mondo, darebbe una svolta anche psicologica a questa fase di carriera, dopo decine di mesi ai box per gli infortuni in serie. Matteo ha tutti gli strumenti per mettere in difficoltà Jannik, sarà una partita speciale e avremo sicuramente un tennista italiano di alto livello al terzo turno a Wimbledon. Certo, se si fossero incrociati ai quarti di finale, non si sarebbe lamentato nessuno..”
Di Nicola Sellitti
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