Ferrari, rosso tenebra
Nella storia recente della Ferrari, non si ricorda un periodo così complicato: stasera in partenza al Gp in Canada all’11esima e 12esima posizione
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Ferrari, rosso tenebra
Nella storia recente della Ferrari, non si ricorda un periodo così complicato: stasera in partenza al Gp in Canada all’11esima e 12esima posizione
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Ferrari, rosso tenebra
Nella storia recente della Ferrari, non si ricorda un periodo così complicato: stasera in partenza al Gp in Canada all’11esima e 12esima posizione
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Nella storia recente della Ferrari, non si ricorda un periodo così complicato: stasera in partenza al Gp in Canada all’11esima e 12esima posizione
Tra penalità e scelte errate nella strategia delle gomme, stasera partiranno in 11esima e 12esima posizione. Nella storia recente della Ferrari non si ricorda un periodo così complicato. Il GP del Canada è l’ulteriore indizio che forma la prova. Non sanno che strada prendere, non sanno dove andare: Maranello sembra un saloon dove regolare i conti con un paio di pistolettate, dopo aver buttato giù un buon whisky.
Un podio in sette gare, la distanza divenuta siderale con Red Bull ma si sta allargando anche con Aston Martin, con Mercedes che invece è in fase di rilancio.
La Ferrari è semplicemente indietro, le gomme non vanno o meglio l’auto, specie in gara, non regge le varie mescole. A volte uno stint va meglio, in genere va male. E non ci sono spiegazioni tecniche.
Completa il quadro una certa insofferenza ai box: non è certo la prima volta che Leclerc si scaglia contro le strategie, sia in qualifica che in gara. Ma anche i piloti stanno sbagliando parecchio, in primis il monegasco, sempre al limite per tenere la Rossa più avanti possibile.
Magari il Gp canadese proporrà la momentanea resurrezione della Rossa, che resta uno dei vessilli dello sport italiano, ma la situazione è seria, anche di più. Anzi, sconcertante, se si pensa anche alla fuga di tecnici, direttori sportivi, ingegneri, da Maranello, finiti quasi tutti in Mercedes. È stato dilapidato un patrimonio umano e tecnico di prim’ordine.
Anche Leclerc, ovvero uno dei pochi piloti che possono competere in termini di talento con Verstappen, sembra assai lontano dalla Ferrari. Il rapporto sembra logoro, il peso delle mancate vittorie è diventato un fardello e le occasioni in altre scuderie non mancano.
Eppure, dopo la disastrosa gestione Binotto, con il francese Vasseur, con i promessi aggiornamenti alla vettura, non è migliorato praticamente nessun aspetto della monoposto. La Ferrari è la quarta forza del Mondiale. Sainz e Leclerc in totale fanno 100 punti, a -70 da Verstappen. Una situazione francamente inaccettabile. È un strazio.
di Nicola Sellitti
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