Goggia a valanga si prende Cortina. Brignone terza, ma in testa alla classifica generale
Podio quasi tutto azzurro a Cortina d’Ampezzo per la discesa libera femminile: Goggia chiude prima, Brignone terza
Goggia a valanga si prende Cortina. Brignone terza, ma in testa alla classifica generale
Podio quasi tutto azzurro a Cortina d’Ampezzo per la discesa libera femminile: Goggia chiude prima, Brignone terza
Goggia a valanga si prende Cortina. Brignone terza, ma in testa alla classifica generale
Podio quasi tutto azzurro a Cortina d’Ampezzo per la discesa libera femminile: Goggia chiude prima, Brignone terza
Podio quasi tutto azzurro a Cortina d’Ampezzo per la discesa libera femminile: Goggia chiude prima, Brignone terza
Sofia Goggia si riprende dalla delusione amara dello scorso weekend a St. Anton e chiude prima nella discesa libera a Cortina d’Ampezzo. Grande gioia della sciatrice, reduce dall’ennesimo infortunio che l’ha tenuta ferma per diverse settimane. Scende come un fulmine e arriva a fondo pista in 1’33″95. Spettacolare anche la prestazione di Federica Brignone. Arriva terza ma si calca in testa ben due corone. Quella della classifica generale di Coppa del Mondo e pure quella di specialità (discesa libera).
La verità è che facciamo fatica a comprendere cosa significhi avere contemporaneamente due fenomeni come Sofia Goggia e Federica Brignone (o Federica Brignone e Sofia Goggia), in grado di dominare un paio di specialità della Coppa del Mondo. Oggi, ha trionfato Goggia nella libera di Cortina con Federica terza e domani entrambe possono bissare in SuperG. Quando va male e non dominano, tutte sanno di dover comunque sempre fare i conti con loro.
La vittoria (26esima di una carriera già abbondantemente leggendaria) di Sofia Goggia nell’amatissima Cortina è il frutto di una superiorità dell’azzurra – in determinate condizioni in discesa libera – che a volte lascia stupefatti. Ci sono giornate in cui semplicemente va di più. È più veloce, più bella da vedere in curva, più fluida, salta di più, va più veloce in qualsiasi condizione. Insomma, non ce n’è.
E la Brignone, che più passano gli anni più diventa mostruosamente forte, fa mezzo errorino nell’ultimo tratto di gara. Non riesce ad arrivare quantomeno seconda e si deve “accontentare“ del terzo posto. Nello stesso momento, però, è in testa alla classifica generale di Coppa del Mondo e di quella di specialità di discesa libera, in cui ha appena fatto segnare il record pazzesco di essere l’atleta più “anziana“ ad aver mai vinto una prima libera in carriera. Queste non sono campionesse, sono fenomeni.
Sappiamo perfettamente che è impossibile non pensare all’Olimpiadi di Milano-Cortina, ma con mostri di agonismo di questo livello sei obbligato a pensarci cullando le emozioni più forti. Eppure dovremmo trovare da qualche parte la capacità di conservare la freddezza necessaria per sottolineare che in queste discipline e in questo sport ogni curva e ogni salto è un balzo nell’ignoto.
Godiamoci il momento, godiamoci due ragazze che hanno imposto uno standard all’intera nostra nazionale (a proposito, maschi sveglia!) da… Sinner. E ho detto tutto.
Di Fulvio Giuliani
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