Hellas Verona-Napoli: il vergognoso striscione
Hellas Verona al centro delle polemiche. La sera prima della partita Hellas Verona-Napoli è apparso davanti allo stadio Bentegodi un vergognoso striscione con le bandiere di Russia e Ucraina sopra e sotto le coordinate geografiche di Napoli, città da “bombardare”.
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Hellas Verona-Napoli: il vergognoso striscione
Hellas Verona al centro delle polemiche. La sera prima della partita Hellas Verona-Napoli è apparso davanti allo stadio Bentegodi un vergognoso striscione con le bandiere di Russia e Ucraina sopra e sotto le coordinate geografiche di Napoli, città da “bombardare”.
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Hellas Verona-Napoli: il vergognoso striscione
Hellas Verona al centro delle polemiche. La sera prima della partita Hellas Verona-Napoli è apparso davanti allo stadio Bentegodi un vergognoso striscione con le bandiere di Russia e Ucraina sopra e sotto le coordinate geografiche di Napoli, città da “bombardare”.
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Hellas Verona al centro delle polemiche. La sera prima della partita Hellas Verona-Napoli è apparso davanti allo stadio Bentegodi un vergognoso striscione con le bandiere di Russia e Ucraina sopra e sotto le coordinate geografiche di Napoli, città da “bombardare”.
È proprio vero che al peggio non c’è mai fine. Domenica pomeriggio alle ore 15:00 è andata in scena la partita di Serie A Hellas Verona-Napoli ma al centro dell’attenzione non sono stati né i gol né le azioni del match (terminato con il risultato di 1-2 per gli azzurri) bensì un vergognoso striscione apparso la sera prima in un parcheggio adiacente allo stadio Bentegodi di Verona.
Su di esso erano rappresentate in alto le bandiere di Russia e Ucraina e in basso le coordinate geografiche di Napoli 40°50’N 14°15’E, una sorta di indicazione verso la città da bombardare e colpire a morte. Non contenti, gli autori di questa disgustosa rappresentazione si sono pure firmati, a dimostrarsi fieri del gesto: alla destra dell’affissione, infatti, si legge “Curva Sud”.
Che tra i tifosi di Hellas Verona e Napoli – calcisticamente parlando – non sia mai corso buon sangue, non è di certo una novità: i cori a favore dell’eruzione del Vesuvio sono la “normalità” quando si incontrano le due squadre. Ma questa volta si è riusciti, addirittura, ad oltrepassare nuovamente il limite sbandierando (nel vero senso della parola) l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia come modo alternativo per andare contro la città di Napoli e ferire i suoi abitanti. Proprio in tempi estremamente cupi dove in Ucraina tantissimi civili stanno veramente morendo sotto i bombardamenti.
Il calcio non è assolutamente questo e gli abitanti di Verona – è quasi imbarazzante doverlo ricordare – non c’entrano nulla con gli ultrà protagonisti dello striscione. E pensare che magari qualcuno di questi “tifosi” è pure sceso in piazza o ha scritto sui social parole per manifestare contro la guerra in Ucraina.
Probabilmente gli autori del gesto non hanno ben compreso il significato calcistico del “darsi battaglia in campo”.
di Filippo Messina
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