Il canestro politico di Steve Kerr
| Sport
Il basket politico di Steve Kerr. L’architetto della dinastia Warriors lascia il palco a Steph Curry e va a sedersi tra i grandi del gioco. Sono nove i suoi titoli, compresi quelli da tiratore speciale nei Chicago Bulls di Michael Jordan
Il canestro politico di Steve Kerr
Il basket politico di Steve Kerr. L’architetto della dinastia Warriors lascia il palco a Steph Curry e va a sedersi tra i grandi del gioco. Sono nove i suoi titoli, compresi quelli da tiratore speciale nei Chicago Bulls di Michael Jordan
| Sport
Il canestro politico di Steve Kerr
Il basket politico di Steve Kerr. L’architetto della dinastia Warriors lascia il palco a Steph Curry e va a sedersi tra i grandi del gioco. Sono nove i suoi titoli, compresi quelli da tiratore speciale nei Chicago Bulls di Michael Jordan
| Sport
AUTORE: Nicola Sellitti
Architetto della dinastia Warriors (quarto titolo in otto anni), Steve Kerr lascia il palco a Steph Curry e va a sedersi tra i grandi del gioco. Sono nove i suoi titoli, compresi quelli da tiratore speciale nei Chicago Bulls di Michael Jordan. Uno è arrivato con una sua tripla: Jordan si fidò di lui, invece di tirare.
Il sole della Baia di San Francisco a sfumare il buio degli infortuni di Steph Curry (miglior giocatore della finale con Boston) e Klay Thompson, tornato a gennaio dopo 941 giorni, poi il talento enorme di entrambi e l’intelligenza di Draymond Green: intorno a questi elementi Kerr, una specie di Leonida con tracce di Phil Jackson e Gregg Popovich, ha cucito il sistema Golden State: palla in continuo movimento, i tiratori in un flusso di tocchi, movimenti, tiri da tre punti che solo Lebron James nel 2016 ha saputo fermare.
Poi l’infermeria piena, peggior squadra Nba due anni fa, senza playoff nella scorsa stagione. E ora il titolo. Solo un pezzo della storia di Kerr, un passo avanti anche lontano dal parquet. Figlio di un diplomatico ucciso in Libano da terroristi nel 1984, si è esposto contro le politiche discriminatorie di Donald Trump e a favore dell’attivismo politico giovanile dopo l’omicidio di George Floyd in Minnesota. Soprattutto ha colpito il suo sfogo sulla stampa contro i senatori repubblicani contrari a una legge più restrittiva sull’acquisto delle armi negli Stati Uniti. Sul suo volto il segno delle stragi di Uvalde e Buffalo, non c’era spazio per parlare di basket.
Di Nicola Sellitti
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Mondiali di scherma, l’Italia è oro nella sciabola maschile a squadre! Bronzo nel fioretto femminile a squadre
28 Luglio 2025
STRA-OR-DI-NA-RI!!! L’Italia ha conquistato una splendida medaglia d’oro nella sciabola maschile a…
Thomas Ceccon è bronzo nei 50 farfalla. È record italiano
28 Luglio 2025
Thomas Ceccon è bronzo nei 50 farfalla ai Mondiali di Singapore. L’azzurro segna un altro traguard…
Mondiali nuoto, nei 100 rana Martinenghi è d’argento
28 Luglio 2025
Va al cinese Qin la medaglia d’oro nei 100 metri rana ai Mondiali di nuoto di Singapore. L’azzurro…
L’Italvolley del maestro Velasco, la squadra che non sa perdere
27 Luglio 2025
L’Italvolley femminile di Julio Velasco in poco più di due anni è diventata – per distacco – la na…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.