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Il campione olimpico di Whistler Giuliano Razzoli si ritira: “Lascio sereno”

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È ufficiale: Giuliano Razzoli, campione olimpico di Whistler, si ritira. Lo fa da campione dopo ben 17 anni di carriera al vertice dello sci internazionale

Il campione olimpico di Whistler Giuliano Razzoli si ritira: “Lascio sereno”

È ufficiale: Giuliano Razzoli, campione olimpico di Whistler, si ritira. Lo fa da campione dopo ben 17 anni di carriera al vertice dello sci internazionale

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Il campione olimpico di Whistler Giuliano Razzoli si ritira: “Lascio sereno”

È ufficiale: Giuliano Razzoli, campione olimpico di Whistler, si ritira. Lo fa da campione dopo ben 17 anni di carriera al vertice dello sci internazionale

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È ufficiale: Giuliano Razzoli, campione olimpico di Whistler, si ritira. Lo fa da campione – cosa non da tutti (e su questo argomento si potrebbero fare molti esempi di diversi atleti, anche di altri sport) – dopo ben 17 anni di carriera al vertice dello sci internazionale, 11 podi, 2 successi in Coppa del Mondo (a Zagabria Sljeme nel 2010 e a Lenzerheide nel 2011), 157 start in Coppa del mondo, 3 partenze alle Olimpiadi e 8 ai Mondiali. Una carriera purtroppo legata anche a diversi infortuni, che hanno certamente compromesso buona parte delle gare di Razzoli.

Una passione, quella degli sci, che esiste fin da bambino e che ci sarà per sempre: esempio di forza, caparbietà, tenacia, Razzoli, 39 anni – da poco diventato padre di Emanuele – ha capito che è questo il momento di dire “stop”.

La più celebre vittoria, rimasta certamente impressa nella mente del grande pubblico, è legata alle Olimpiadi. E sono ricordi indimenticabili. Whistler Mountain, 27 febbraio 2010: Razzoli conquista l’oro nell’ultima giornata delle Olimpiadi canadesi. Un oro che – lo ricordiamo – mancava all’Italia da 22 anni (vinto dallo straordinario Alberto Tomba).

“Lascio sereno perché sono felice di come ho attraversato tutta la mia avventura e sono grato di averla potuta vivere”, le parole di “Razzo” – questo il suo soprannome – che prosegue: “La mia grande fortuna è quella di essere nato in un territorio particolare per lo sci, e mi sono reso conto di essere riuscito a trasmettere molte emozioni alle persone. Ma tutto quello che ho dato mi è tornato indietro amplificato”. “Ringrazio le persone che nella vita mi hanno insegnato qualcosa – e sono state tante – e che mi hanno permesso di crescere come atleta e come uomo” aggiunge Razzoli.

Giuliano Razzoli aspetta ora la sua cosiddetta “Last Dance”: l’ultimo ballo dell’azzurro avverrà sulla pista slovena di Kranjska Gora, in occasione della prova di slalom speciale in programma sabato 9 marzo.

di Filippo Messina

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