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Verstappen Horner

Il padre di Max Verstappen contro Chris Horner. Guai in casa Red Bull

F1 – Jos, il padre di Max Verstappen, contro Chris Horner: farebbe la vittima nel team Red Bull ma in realtà “è lui il problema”

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Il padre di Max Verstappen contro Chris Horner. Guai in casa Red Bull

F1 – Jos, il padre di Max Verstappen, contro Chris Horner: farebbe la vittima nel team Red Bull ma in realtà “è lui il problema”

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Il padre di Max Verstappen contro Chris Horner. Guai in casa Red Bull

F1 – Jos, il padre di Max Verstappen, contro Chris Horner: farebbe la vittima nel team Red Bull ma in realtà “è lui il problema”

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F1 – Jos, il padre di Max Verstappen, contro Chris Horner: farebbe la vittima nel team Red Bull ma in realtà “è lui il problema”

L’innesco della deflagrazione del caso è stata forse la passerella – mano nella mano – di Chris Horner con la moglie, l’ex Spice Girls Geri Halliwell, nel paddock del Gp del Bahrain. Una mossa a questo punto da ritenere disperata per mettere un freno alle voci sulla spy story che ha segnato l’apertura del Mondiale 2024. Il punto è che ora non è più una spy story avvelenata dal materiale inviato da un account anonimo a scuderie e stampa (150 persone): è un fatto conclamato, mediatico, sotto gli occhi di tutti: quelle mail con presunte chat e foto inviate dal team principal della Red Bull a una dipendente – che gli ha fatto causa – è il detonatore del big bang all’interno della scuderia campione del mondo.

A mettere benzina sul fuoco sono arrivate infatti le dichiarazioni al Daily Mail del papà di Max Verstappen, Jos (non proprio un personaggio che viaggia con il freno a mano tirato, in verità), secondo cui Horner farebbe la vittima nel team ma “è lui il problema”. Secondo il padre del campione del mondo, la Red Bull con Horner alla guida andrà in pezzi. Difficile pensare che papà Jos non riporti il pensiero del figlio Max, tre titoli mondiali con Red Bull, vincitore del Gp di Bahrain di ieri e più che probabile dominus della stagione appena iniziata. Insomma, l’indagine interna della Red Bull sulla vicenda Horner, chiusa con un nulla di fatto sui “comportamenti inappropriati” del team principal, è chiaramente sorpassata dai fatti, dalle parole dei protagonisti e non può che evolversi, in un senso o l’altro. Anche perché gli altri team non stanno a guardare: Toto Wolff, il team principal di Mercedes, ha chiesto che la questione sia sfilata da Red Bull, affidandola alla Fia.

C’è clima da resa dei conti. Horner ha sempre negato ogni addebito, non ha voluto dimettersi come gli avrebbe consigliato il management di Red Bull. Sua moglie ha pubblicamente appoggiato il marito, dicendosi disperata per le accuse che gli sono state rivolte. Ieri volata dal marito, ma la toppa è venuta peggio del buco. Sulla vicenda dei messaggi e delle foto compromettenti infatti si innesta il conflitto interno tra il dipartimento delle risorse umane della scuderia, che appartiene per il 51% alla proprietà tailandese (vicina a Horner) e Red Bull Austria, che detiene il restante pacchetto azionario e che si affida, tra gli altri, a Helmut Marko come consulente, con poteri anche superiori a quelli di Horner. I due hanno un pessimo rapporto e Max Verstappen è segnalato in quota Marko. L’intervista del padre ai Daily Mail conferma lo scenario ed è impossibile pensare che la situazione resti quella attuale. Si corre tra sei giorni e non c’è più spazio per le passerelle.

di Nicola Sellitti

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