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Il Var va difeso

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Il Var, aspettato almeno trent’anni,  ha cancellato innumerevoli errori che avrebbero causato ingiustizie. E se non c’è nulla di poetico nel tuffo furbo di un’attaccante, c’è nel festeggiare due volte: al gol e all’ok del Var

Il Var va difeso

Il Var, aspettato almeno trent’anni,  ha cancellato innumerevoli errori che avrebbero causato ingiustizie. E se non c’è nulla di poetico nel tuffo furbo di un’attaccante, c’è nel festeggiare due volte: al gol e all’ok del Var
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Il Var va difeso

Il Var, aspettato almeno trent’anni,  ha cancellato innumerevoli errori che avrebbero causato ingiustizie. E se non c’è nulla di poetico nel tuffo furbo di un’attaccante, c’è nel festeggiare due volte: al gol e all’ok del Var
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Il progresso non è una linea retta che punti verso lalto. È un percorso spesso tortuoso, non privo di curve e tornanti, comunque tendente al miglioramento generale dell’esperienza umana. Pallone compreso.

Il Var lo abbiamo aspettato almeno trent’anni e in poche stagioni ha quasi cancellato – sottolineiamo il quasi – quella quota di inevitabili errori umani facilmente interpretabile con malizia o direttamente con teorie del sospetto e del complotto. La palla entrata o non entrata in rete, il giocatore in gioco o in fuorigioco: tutti dati oggettivi che per decenni hanno accompagnato clamorose ingiustizie sportive. Errori sanguinosi che hanno deciso il destino di intere carriere e scritto storie che forse non avrebbero mai dovuto vedere la luce. Non c’è nulla di poetico nella furbizia truffaldina dell’attaccante addestrato sin dalla tenera età al tuffo coreografico in area di rigore.

Quanto a Diego Armando Maradona, lasciamolo in pace almeno noi. E lo scrive chi ha scelto di firmare con quel nome per amore e immortale nostalgia degli anni del Diez a Napoli. La Mano de Dios di Messico 86 è un unicum legato al suo tempo, alle Malvinas (Falkland), a un uomo impossibile da imbrigliare in qualsiasi schema analogico o digitale. Quanto a noi semplici appassionati, abbiano scoperto – insieme ai nostri idoli in magliette e mutandoni – quanto possa essere bello esultare due volte per un goal, quando la palla entra in rete e quando il Var dice sì. Due orgasmi collettivi al prezzo di uno, dovresti apprezzare Massimiliano.

di Diego de la Vega

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