Jacobs sbriciola critiche, dubbi e insinuazioni
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La vittoria agli Europei di Monaco di Jacobs nei suoi 100 metri spazza via tutte le chiacchiere, i dubbi e le dicerie delle scorse settimane.
Jacobs sbriciola critiche, dubbi e insinuazioni
La vittoria agli Europei di Monaco di Jacobs nei suoi 100 metri spazza via tutte le chiacchiere, i dubbi e le dicerie delle scorse settimane.
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Jacobs sbriciola critiche, dubbi e insinuazioni
La vittoria agli Europei di Monaco di Jacobs nei suoi 100 metri spazza via tutte le chiacchiere, i dubbi e le dicerie delle scorse settimane.
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AUTORE: Fulvio Giuliani
Marcell Jacobs è tornato. Marcell Jacobs non se n’era mai andato, se non nella testa di chi ha una consuetudine molto relativa con il mondo dello sport e della competizione ai massimi livelli.
La vittoria agli Europei di Monaco di Baviera ha spazzato via (ancora una volta e abbiamo la sensazione non per l’ultima volta) i dubbi e le dicerie, sbriciolati da quel 9”95 che è valso il titolo continentale. Per dare una dimensione della fumosità di certe critiche e delle insinuazioni che inseguono l’azzurro dai giorni magici di Tokyo, è solo la quarta volta che un campione olimpico riesce a bissare il successo agli Europei successivi ai Giochi.
Quanto all’Italia, l’unico precedente non poteva che essere quello della leggenda di Pietro Mennea, un altro che – senza inutili paragoni – oggi forse non tutti ricorderanno quanto sia stato a sua volta inseguito da polemiche e perplessità, prima e dopo gli inarrivabili trionfi di una carriera leggendaria. In modo diverso e in un’altra era, anche Marcell Jacobs sembra destinato a correre più veloce non solo degli avversari, ma anche di uno stuolo di critici di tutte le latitudini, sempre pronti ad alzare il sopracciglio nei sue confronti. Pallidi nel riconoscere vittorie e prestazioni, incredibilmente reattivi nel sottolineare le difficoltà dello sprinter italiano.
Le ultime, che hanno portato al forfait del campione olimpico ai recenti Mondiali statunitensi, erano squisitamente di natura fisica, legate alla complessità di una macchina delicatissima e unica come quasi sempre nel caso dei velocisti.
Nulla di nuovo, nulla che non si veda regolarmente sulle piste di tutto il mondo, ma che nei confronti di Jacobs è sempre accompagnato da sensazioni antipatiche, mezze frasi e un fastidioso darsi di gomito che dovrebbe pur finire una buona volta.
L’estrema sintesi è che mentre molti parlano, Marcell corre più veloce di tutti. Mangiate pure la sua polvere.
di Fulvio Giuliani
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