Verso Manchester City – Inter, l’opinione di Mazzola e Mandorlini
Verso Manchester City – Inter, l’opinione di Mazzola e Mandorlini
Verso Manchester City – Inter, l’opinione di Mazzola e Mandorlini
La partita che ogni top club europeo sogna di disputare, un traguardo che può valere la stagione e soprattutto l’ingresso nella storia. La finale di Champions League in programma oggi all’Atatürk Olympic Stadium di Istanbul vedrà di fronte l’Inter di Simone Inzaghi e il Manchester City di Pep Guardiola: nerazzurri in campo per il terzo trofeo stagionale dopo Supercoppa e Coppa Italia; Citizens che vogliono mettere in bacheca la coppa inseguita per anni a suon di milioni. Haaland e compagni hanno i favori del pronostico, ma una finale è sempre una finale: in gara secca può succedere di tutto.
«È meglio che il Manchester City parta favorito, così scende in campo convinto di poter vincere. I calciatori di Guardiola potrebbero giocare con meno decisione, un vantaggio per l’Inter» ci spiega Sandro Mazzola, leggenda del mondo nerazzurro con 158 reti in 565 partite e tanti trofei sollevati. «Io vedo bene la squadra di Inzaghi, mi piace. Magari a volte non si fa amare tanto per il gioco, ma quando deve ottenere un risultato lo ottiene» aggiunge l’ex capitano del Biscione prima di soffermarsi sui punti di forza dei nerazzurri. Il reparto che può fare la differenza è la mediana: «Punterei forte sul centrocampo dell’Inter, in particolare su Çalhanoğlu: è un calciatore che mi piace davvero molto». Senza dimenticare un altro protagonista della stagione interista, ovvero mister Simone Inzaghi: «È un grande, a me è sempre piaciuto. Quando nessuno ha fiducia in te e riesci a far ricredere tutti è come se avessi già vinto. E ora può continuare a vincere davvero».
Per strappare la vittoria al Manchester City servirà la migliore Inter della stagione, questo è lapalissiano. Ma attenzione a sottovalutare Lautaro Martinez & Co.: «Io credo che possano farcela. Al di là di tutte le cose che si dicono, è una finale e l’Inter può vincere: in gara secca può succedere di tutto» è il parere di un altro beniamino del mondo meneghino come Andrea Mandorlini. Il difensore dello scudetto dei record 1988-1989, oggi allenatore, crede nelle qualità degli uomini di Inzaghi: «Guardando le due squadre, il Manchester City farà la gara e l’Inter giocherà un po’ “all’italiana”, puntando sul contropiede. Queste gare spesso vengono risolte dalla giocata del singolo, il Manchester City ne ha tantissimi ma anche l’Inter non è da meno». A suo giudizio l’equilibrio della squadra potrebbe fare la differenza, soprattutto in una gara così tirata e con in palio il trofeo più ambito. Una gara speciale per il già citato Inzaghi, tecnico che ha addirittura rischiato l’esonero durante la stagione a causa dei cattivi risultati. E Mandorlini vuole porre l’accento sull’importanza della società, pilastro imprescindibile per ogni successo: «L’allenatore è grande, ma dietro c’è sempre una società importante. I direttori Marotta e Ausilio hanno fatto la differenza. Inzaghi nei momenti delicati ha mantenuto l’equilibrio, ma è sempre stato protetto dalla dirigenza: mai come questa volta si può parlare di una società che ha lavorato in maniera incredibile per salvaguardare il tecnico».
di Massimo Balsamo
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