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Mondiali Budapest 2023, delusione azzurra

Delusione azzurra ai Mondiali di Budapest 2023: Jacobs non c’entra la finale, Iapichino quinta
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Mondiali Budapest 2023, delusione azzurra

Delusione azzurra ai Mondiali di Budapest 2023: Jacobs non c’entra la finale, Iapichino quinta
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Mondiali Budapest 2023, delusione azzurra

Delusione azzurra ai Mondiali di Budapest 2023: Jacobs non c’entra la finale, Iapichino quinta
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Delusione azzurra ai Mondiali di Budapest 2023: Jacobs non c’entra la finale, Iapichino quinta

Delusione, consapevolezza e un briciolo di speranza. Marcell Jacobs non ha centrato la finale nei 100 ai Mondiali di Budapest. E non è certo una notizia. La finale era materiale per sognatori, va chiarito subito. Non c’erano le premesse, non c’era la preparazione fisica e mentale e neppure il cronometro, perché nell’atletica, come nel nuoto, non si improvvisa nulla e abbassare i tempi di qualche centesimo in pochi giorni è da pochissimi. Marcell l’ha anche saputo fare, passando dal 10’23 nella prima batteria dei Mondiali ungheresi sino al 10’05 in semifinale, tempo che resta un lusso per la velocità pura italiana. Ma per la finale ai Mondiali serve ben altro. Infatti è arrivato quinto in semifinale a quattro centesimi dall’ultimo pass. Quattro centesimi nello sprint sono tanti.

La sua prova rappresenta sicuramente un inizio. Uno spunto per la risalita, a oltre 70 giorni dall’ultimo sprint nei 100. E contribuisce a un cauto ottimismo anche l’atteggiamento del campione olimpico di Tokyo 2020, che ha affrontato la sconfitta a petto in fuori, consapevole dello stato di forma, senza ricorrere ad alibi. Ora c’è la 4×100 con Tortu e altri due compagni da decifrare. Sarà bene però tirare una riga sulle Olimpiadi nipponiche e sul peso, anche mediatico, finito sulle spalle e nei muscoli di Jacobs. Anche l’obbligo di confermarsi ha inciso sui due anni misteriosi del velocista bresciano, tra infortuni continui, partenze e ritardi, una gestione tecnica che ha lasciato assai dubbi anche a livello federale. Ha ammesso di aver corso al di sotto del suo valore, spiegando di non aver paura di nessuno e rilanciando verso Parigi 2024, senza i riflettori puntati ogni giorno sulla sua muscolatura. Sperando che i prossimi 12 mesi non siano stretti parenti degli ultimi 24.

Niente podio invece per Larissa Iapichino nella finale del salto in lungo femminile: l’azzurra, al termine di prove al di sotto dei suoi personali e con due nulli, chiude con 6,82 metri, a soli 6 centimetri dal podio. Ai microfoni di RaiSport tutta la sua delusione: “Ho sbagliato oggi. Quando arrivi all’appuntamento che stai aspettando da un anno vorresti fare tutto perfetto. Ho sbagliato, forse ho voluto anche strafare. Mi sono tirata la zappa sui piedi da sola”.

di Nicola Sellitti

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