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Musetti e Sinner

Musetti show, grande Italia

Ieri Musetti ha vinto due set contro Djokovic, battendo il numero uno del mondo del tennis. Oggi la sfida contro Sinner
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Ieri Musetti ha vinto due set contro Djokovic, battendo il numero uno del mondo del tennis. Oggi la sfida contro Sinner
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Ieri Musetti ha vinto due set contro Djokovic, battendo il numero uno del mondo del tennis. Oggi la sfida contro Sinner
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Ieri Musetti ha vinto due set contro Djokovic, battendo il numero uno del mondo del tennis. Oggi la sfida contro Sinner
Nole Djokovic conosceva a memoria la targa di Lorenzo Musetti. Lo scorso anno quei due set persi al Roland Garros (con rimonta e successo del fenomeno serbo) in una manciata di minuti erano stati l’istantanea del talento ancora acerbo ma esaltante del 20enne italiano. Uno con un braccio d’oro, con un rovescio a una mano che è quasi introvabile nel circuito dei tiratori scelti da fondocampo. Un po’ John McEnroe, con lampi alla Federer. Tracce di grandezza. Musetti ieri ha vinto altri due set con Nole ma stavolta ha vinto pure la partita contro il numero uno del mondo e si è arrampicato ai quarti di finale di Montecarlo. Gioca oggi contro Sinner. Un  posto per la semifinale, forse contro Medvedev, che sul rosso è meno orso del solito. E’ la primavera azzurra in Costa Azzurra. L’attesa primavera.

Hanno giocato contro ad Anversa, due anni fa, sul tappeto indoor, con successo di Sinner. Musetti è più giovane di un anno, non potrebbero essere più diversi: l’estroversa dimostrazione di talento, di tocco di Musetti contro la formidabile forza mentale (e nei colpi) di Sinner, che dopo la semifinale a Indian Wells e la finale a Miami ormai corre verso il primo successo in un Master 1000. Jannik ieri ha sofferto contro l’amico Hurkacz, gli ha annullato anche un match point, per poi risalire, dominare, vincere in scioltezza al terzo set. Un po’ Lendl, un po’ Djokovic. Da oltre un mese è tra i tre più forti al mondo, ora è solo questione di tempo, la grandezza si sta compiendo, la crescita sembra quella decisiva, senza il rischio di crisi di rigetto. Anche al Country Club esclusivo del Principato l’occasione è enorme, data l’assenza sia di Alcaraz che di Rafa Nadal, il signore di Montecarlo con 11 successi. Sì, 11 successi. Certo, in gara c’è ancora il greco Tsitsipas, che Sinner spesso subisce, che ha vinto tre volte da queste parti. Poi c’è il russo Medvedev che ha superato Sinner a Miami ma che non perde occasione di raccontarci che la terra rossa proprio non gli piace e che vorrebbe starsene a casa.

Insomma, la settimana italiana a Montecarlo può già dirsi straordinaria, contando anche l’esordio con una partita vinta del 19enne Nardi, ben più di una promessa. All’appello manca – ed è l’ennesimo intoppo nel processo di risalita – Matteo Berrettini. ancora una volta fermato dai problemi agli addominali obliqui che lo hanno ostacolato negli ultimi due anni di tornei: forfait all’Australian Open 2021 contro Tsitsipas agli ottavi di finale e anche alle Atp Finals di Torino di qualche mese fa. Si è fermato dopo due partite vinte in fila, lottando, mostrando progressi, fisici e mentali. Si è sfogato sui social, sperando che recuperi e arrivi in forma almeno per Wimbledon.

Di Nicola Sellitti

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