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Wimbledon: Musetti batte Perricard e vola ai quarti, è tris record azzurro

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Lorenzo Musetti, dopo Jannik Sinner e Jasmine Paolini, approda ai quarti di finale del torneo di Wimbledon

Wimbledon: Musetti batte Perricard e vola ai quarti, è tris record azzurro

Lorenzo Musetti, dopo Jannik Sinner e Jasmine Paolini, approda ai quarti di finale del torneo di Wimbledon

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Wimbledon: Musetti batte Perricard e vola ai quarti, è tris record azzurro

Lorenzo Musetti, dopo Jannik Sinner e Jasmine Paolini, approda ai quarti di finale del torneo di Wimbledon

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Paese di santi, navigatori e..tennisti. Dal 1948 (al Roland Garros) non accadeva che l’Italia piazzasse tre tennisti ai quarti di finale di una prova del Grand Slam. E’ successo a Wimbledon, dove – Pietrangeli a parte – le soddisfazioni sino a qualche tempo fa sono sempre state avare, senza atleti alla seconda settimana del torneo, ossia quando si inizia a fare sul serio, con vista sull’argenteria dei Championships. Dal 2021 in poi, con la finalissima di Berrettini contro Djokovic, è cambiato lo scenario: lo scorso anno Sinner è arrivato in semifinale e in questa edizione sull’erba londinese, oltre a Jannik Sinner e Jasmine Paolini, tra i primi otto della competizione c’è anche quel talento senza limiti di Lorenzo Musetti, che ha battuto poco fa il francese Perricard.


Quindi, Sinner e Musetti nel maschile e Paolini nel femminile, dove non c’è più in tabellone la polacca Swiatek, che ha dominato al Roland Garros e che era davvero l’unica fuori categoria. Chi l’avrebbe mai detto? E in attesa di Sinner, che domani si ritrova contro il russo Medvedev – superato in finale all’Australian Open 2024 -, ecco che si è preso la scena Musetti. Il nostro “John McEnroe”, talento anarchico e umorale, che sta cambiando marcia, forse complice anche la paternità: gemme a ripetizione e pochi, pochissimi errori non forzati, appena otto in quattro set contro Perricard. Mai era arrivato ai quarti in un torneo dello Slam. Ora lo attende Zverev o Fritz.


Il tono potrà sembrare eccessivamente pomposo o trionfale, il rischio è concreto, ma va affrontato: una simile epifania del tennis italiano era davvero inattesa, sebbene la crescita dei giovani fosse evidente da mesi. C’era e c’è ancora solo da aspettare che paghi il combinato disposto tra talento e lavoro. Sinner è già il numero uno al mondo, ma ha ancora margini spaziali per segnare un’epoca. Poi c’è Musetti, che per qualità è secondo forse a un paio di tennisti a livello mondiale, poi ci sono Arnaldi, i fratelli Darderi, Naldi. Manca per ora il ricambio nel femminile, che però ha trascinato il movimento per almeno un decennio, nella latitanza maschile, tra Pennetta, Vinci, Errani, Schiavone, addirittura con due prove del Grand Slam vinte (Pennetta allo Us Open, Schiavone al Roland Garros). Per ora, ci pensa Jasmine, che dal prossimo lunedì sarà tra le prime cinque al mondo.

di Nicola Sellitti

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