Nba: il probabile passaggio da LeBron James a Victor Wembanyama
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Victor Wembanyama, il 20enne transalpino che fa girare teste da almeno cinque anni: 223 cm di talento che tira da tre e palleggia ispirandosi a Magic Johnson
Nba: il probabile passaggio da LeBron James a Victor Wembanyama
Victor Wembanyama, il 20enne transalpino che fa girare teste da almeno cinque anni: 223 cm di talento che tira da tre e palleggia ispirandosi a Magic Johnson
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Nba: il probabile passaggio da LeBron James a Victor Wembanyama
Victor Wembanyama, il 20enne transalpino che fa girare teste da almeno cinque anni: 223 cm di talento che tira da tre e palleggia ispirandosi a Magic Johnson
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AUTORE: Nicola Sellitti
È iniziata la stagione del probabile passaggio del testimone. Da Lebron a Victor, dal più grande di sempre, con Jordan e Magic seduti al tavolo della conversazione, al nuovo giocatore che porterà la pallacanestro in una nuova dimensione. La regular season Nba è partita con i Denver Nuggets campioni in carica che hanno battuto i Lakers, ma Denver è in Colorado, anche se ha vinto ha difficoltà a prendersi la ribalta, che va sempre cercata tra Los Angeles, Boston, New York e quest’anno anche San Antonio. Facendo due conti, la lega conta oltre un miliardo di sponsorizzazioni per le 30 franchigie e un giro d’affari complessivo che andrà oltre i 10 miliardi di dollari. Insomma, il giochino produce dividendi e spettacolo, la formula funziona e infatti si discute di un nuovo contratto di otto anni con le tv da 75 miliardi di dollari (dal 2025), anche se andrà rivisto qualcosa, provando a sfruttare quella che con ogni probabilità sarà l’ultima cavalcata potenziale di Lebron James verso il titolo. Lebron ha 39 anni, mostra qualche segno di vecchiaia, inizia a perdere la partita con Padre Tempo ma c’è ancora modo di godersi il suo straordinario talento.
Nella sua ultima corsa di James al vertice con i Lakers entra nella lega la sua versione 4.0, il francese Victor Wembanyama dei San Antonio Spurs. In questo senso il basket è lo sport che più di tutti mette su carta l’evoluzione della specie tra gli sportivi: il 20enne transalpino fa girare teste da almeno cinque anni, 223 cm di talento che tira da tre e palleggia ispirandosi a Magic Johnson. In quattro partite di preseason il francese ha mostrato giocate e uno spessore che lo rendono l’attrazione obbligata della stagione. Nella prima partita ha fatto vedere bagliori di un talento speciale. Lo farà crescere Gregg Popovich, lo stratega ex militare che ha plasmato Tim Duncan e i Big Three che hanno regalato quattro anelli agli Spurs: ci si può fidare.
L’ultima grande evoluzione era stato proprio James, cyborg da 206 cm in grado di giocare in ogni ruolo sul parquet. Insomma, la sceneggiatura è pronta: dal “grande vecchio” al giovane che vuole prendersi il gioco. In mezzo ci sono Steph Curry e i meravigliosi Golden State Warriors all’ultimo colpo, poi Kevin Durant, Giannis Antetokounmpo, il campione in carica e mvp dell’ultima regular season, Nikola Jokic. Quale lega al mondo può presentare un tale pacchetto di fuoriclasse?
Eppure, la Nba qualche problema ce l’ha, per questo motivo cerca di ridare interesse alla regular season evitando che le squadre mettano spesso in panchina le stelle, consumate dal calendario di 82 partite compresse in pochi mesi. C’è anche il format del torneo di metà stagione, il tentativo di resuscitare anche l’All Star Game che negli anni ‘80 e ‘90 era davvero lo spettacolo più grande del mondo.
Di Nicola Sellitti
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