Piste da sci: ora il casco è obbligatorio per tutti
Obbligo di casco per tutti. Dall’1 novembre è entrata in vigore la norma che obbliga chiunque si trovi sulle piste da sci ad indossare il casco
Piste da sci: ora il casco è obbligatorio per tutti
Obbligo di casco per tutti. Dall’1 novembre è entrata in vigore la norma che obbliga chiunque si trovi sulle piste da sci ad indossare il casco
Piste da sci: ora il casco è obbligatorio per tutti
Obbligo di casco per tutti. Dall’1 novembre è entrata in vigore la norma che obbliga chiunque si trovi sulle piste da sci ad indossare il casco
Obbligo di casco per tutti. Dall’1 novembre è entrata in vigore la norma che obbliga chiunque si trovi sulle piste da sci ad indossare il casco. Una nuova regola che fino a poco tempo fa era riservata solo ai minori. Sciatori, snowboarder, telemarker e persino gli scialpinisti e chi va in slittino è ora obbligato ad indossare questo dispositivo di sicurezza, secondo quanto previsto dal decreto legge n.96 del 30 giugno 2025, ribattezzato “decreto sport”, entrato in vigore con l’apertura delle piste italiane.
A Breuil-Cervinia, dove la stagione invernale è partita il 1° novembre con l’apertura delle seggiovie Fornet e Plan Maison, sono già scattate le nuove regole: tutti gli sciatori e snowboarder, indipendentemente dall’età, devono indossare un casco protettivo omologato.
Fino alla scorsa stagione l’obbligo riguardava solo i minorenni e gli atleti in allenamento in aree delimitate. Ora, invece, il vincolo si estende a tutti i fruitori delle piste da sci, senza eccezioni. Dopo l’assicurazione obbligatoria – nello specifico quella sulla responsabilità civile – entrata in vigore il 1° gennaio 2022, ora si aggiunge anche questa nuova regola.
Le sanzioni previste dal decreto variano da 100 a 150 euro per chi viene sorpreso senza casco, con la possibilità di sospensione o ritiro del titolo di accesso agli impianti da uno a tre giorni in caso di recidiva. Oltre alla sanzione economica, l’assenza del casco potrebbe avere ripercussioni assicurative in caso di incidente, con conseguenze ben più gravi sul piano civile e legale. Un decreto che rappresenta un ulteriore passo in avanti per la sicurezza sulle piste italiane, che si allineano così agli standard di altri Paesi alpini.
Di Margherita Medici
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