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Ferrari Bahrain

Poco rosso, troppo Max

Gp Bahrain: la Ferrari migliora, la Red Bull fa doppietta e Verstappen corre ancora su Marte. Se miracoli non se ne fanno, il distacco della Ferrari dal vertice è ancora abissale

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Gp Bahrain: la Ferrari migliora, la Red Bull fa doppietta e Verstappen corre ancora su Marte. Se miracoli non se ne fanno, il distacco della Ferrari dal vertice è ancora abissale

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Poco rosso, troppo Max

Gp Bahrain: la Ferrari migliora, la Red Bull fa doppietta e Verstappen corre ancora su Marte. Se miracoli non se ne fanno, il distacco della Ferrari dal vertice è ancora abissale

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Gp Bahrain: la Ferrari migliora, la Red Bull fa doppietta e Verstappen corre ancora su Marte. Se miracoli non se ne fanno, il distacco della Ferrari dal vertice è ancora abissale

La Ferrari migliora, la Red Bull fa doppietta e Verstappen corre ancora su Marte. Sono passati tre mesi tra prove, lavoro al simulatore, la revisione del progetto del Cavallino, come raccontato dal team principal della Rossa Vasseur e se miracoli non se ne fanno, il distacco della Ferrari dal vertice è ancora abissale. Pole position, vittoria della gara e giro veloce per il fenomeno olandese, poi Perez e le due Ferrari. Poi, la Mercedes, vicina a Maranello.

Questo ha raccontato il Gp di Bahrain e non c’è da fare melassa. Non ci si può accontentare dei timidi tentativi di rimonta del Cavallino, basati sul distacco maturato da Sainz (terzo) da Verstappen dalla prima gara del 2023, sempre in Bahrain: da 48 secondi a circa 30, ma Max dopo aver tirato nella prima parte di gara, ha risparmiato gomme e carburante nella seconda.

Non c’è gara e ne risente – e non è certo colpa della Red Bull che ha Verstappen e quel genio al tavolo da disegno che si chiama Adrian Newey – lo spettacolo, l’interesse della F.1 che potrebbe scendere ai minimi storici, se si assistesse a un nuovo assolo di Max. È un dominio, senza possibilità d’appello e poco incide la gara particolare di Leclerc, che ha avuto problemi con la vettura sin dal via, causa freni: a 17 tornate dalla fine, il fenomeno olandese ha chiesto a chi appartenesse il giro veloce in gara (era di Leclerc) e poi ha stampato un parziale di quasi due secondi inferiore a quello del ferrarista. Altro che gap ridotto a tre decimi al giro. Così, con questo scenario, il 2025 con l’arrivo di Lewis Hamilton a Maranello, è davvero molto lontano. E potrebbe non bastare, anzi sicuramente non basterà per la Ferrari a tornare a vincere, se il gap tecnico tra la Rossa e Red Bull non sarà in parte colmato.

Con questo tipo di distacco tecnico, passano in secondo piano anche le conseguenze della spy story in casa Red Bull, le mail incriminate sulle avances sessuali che collegano il team principal Chris Horner a una dipendente che gli ha fatto causa. Una vicenda, peraltro, che va assolutamente chiarita, perché un account anonimo ha inviato il contenuto di mail, con foto, a scuderie e stampa. Insomma, il Bahrain questo ha raccontato: tra una settimana si corre (sempre di sabato, causa Ramadan) a Gedda. Saremmo favorevolmente sorpresi se la sceneggiatura, specie in gara, fosse diversa. Nel frattempo, c’è poco di cui essere soddisfatti. Non lo saranno certamente Sainz e Leclerc.

di Nicola Sellitti

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