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Simone Barone: “Il segreto dietro alla storica salvezza della Salernitana”

Abbiamo intervistato Simone Barone, collaboratore tecnico dello staff di Mister Nicola che ha trainato la Salernitana, da chiunque data per spacciata, ad una storica salvezza.
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Simone Barone: “Il segreto dietro alla storica salvezza della Salernitana”

Abbiamo intervistato Simone Barone, collaboratore tecnico dello staff di Mister Nicola che ha trainato la Salernitana, da chiunque data per spacciata, ad una storica salvezza.
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Simone Barone: “Il segreto dietro alla storica salvezza della Salernitana”

Abbiamo intervistato Simone Barone, collaboratore tecnico dello staff di Mister Nicola che ha trainato la Salernitana, da chiunque data per spacciata, ad una storica salvezza.
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Abbiamo intervistato Simone Barone, collaboratore tecnico dello staff di Mister Nicola che ha trainato la Salernitana, da chiunque data per spacciata, ad una storica salvezza.
“La vita è quello che ti accade mentre sei intento a fare altri progetti”, disse John Lennon. Una frase iconica che riassume bene la storia che ci ha regalato la Salernitana in questo campionato. Mentre chiunque dava già per scontata la retrocessione della squadra, l’arrivo del mister Davide Nicola e del suo staff metteva le basi per qualcosa di impensabile. “Il primo passo importante è stato fatto a fine dicembre con l’acquisto della società da parte del presidente Iervolino. Ha salvato la squadra dal fallimento e ha portato entusiasmo al progetto con il suo grande ottimismo e la sua passione”, racconta a La Ragione Simone Barone. “Quando siamo stati chiamati a febbraio la situazione non era ottimale (la Salernitana era stabilmente in ultima posizione, a -12 punti dalla quartultima posizione, ndr.), ma noi ci abbiamo creduto fin dal primo giorno. Se non lo avessimo fatto, non avremmo mai accettato l’incarico”, continua Barone. Dall’arrivo del nuovo staff, dopo l’esonero di Stefano Colantuono, i granata avevano a disposizione 15 partite (13 + 2 recuperi) per centrare una incredibile salvezza. “Avevamo un calendario molto difficile, ma il mister ci ha detto fin dal primo giorno che c’erano i presupposti per fare l’impresa. Quando siamo arrivati a Salerno, abbiamo trovato dei ragazzi meravigliosi, sicuramente rammaricati per la posizione in classifica, ma non per questo sfiduciati. Il lavoro di Nicola nel trasformare quel rammarico in ottimismo è stato il primo passo. Poi loro sono stati subito bravi a capire ed applicare le linee guida del mister”.  

SALVEZZA SALERNITANA, BARONE: “VEDEVO LA CLASSIFICA CON 6 PUNTI IN PIÙ”

Motivazione, ma anche tattica per un mix che ha cambiato il modo di giocare dei granata. “Abbiamo cercato subito di motivare i nostri calciatori e avere un gioco offensivo. Non abbiamo lavorato con un modulo fisso in testa, abbiamo trasmesso alla squadra un modo di occupare il campo. Dopo le prime 4-5 partite di rodaggio, la squadra è scesa in campo con un’identità molto forte e se l’è giocata con chiunque”. Nelle prime 11 partite con Nicola al timone, i granata hanno conquistato 13 punti in 11 partite, tanti quanti ne avevano conquistati nelle precedenti 23. Il tutto affrontando e pareggiando contro Milan, Atalanta, Sassuolo e Bologna e battendo Fiorentina, Sampdoria e Udinese (nel recupero del 20 aprile). Un trend insperato solo qualche settimana prima. “Sapevamo che qualche calciatore non giocava da un po’, che qualche altro era appena arrivato in Italia e aveva problemi con la lingua, ma ci abbiamo sempre creduto, grazie al lavoro svolto ogni giorno sul campo”. Quando la situazione è difficile bisogna sapersi aiutare da soli, crearsi delle ancore da trasmettere al gruppo, come ci racconta il campione del mondo 2006: “Dal primo giorno a Salerno mi son sforzato di vedere la nostra classifica con 6 punti in più, considerando un doppio esito positivo nei due recuperi che avremmo giocato (con Venezia e Udinese, ndr.). Questo ci ha aiutato ad avere più fiducia nel percorso che ci attendeva”. Insieme al gruppo squadra, i protagonisti che hanno reso possibile la cavalcata granata sono sicuramente stati il presidente Danilo Iervolino e il direttore sportivo Walter Sabatini. Il presidente ha rilevato la società da Claudio Lotito a gennaio 2022, portandola da un possibile fallimento a un’incredibile rinascita. L’imprenditore campano ha subito investito nel calciomercato sotto la saggia guida del direttore sportivo che “vede cose che altri non vedono”, per citare lo stesso Iervolino.

“EDERSON È UN CENTROCAMPISTA DA GRANDE SQUADRA”

Tra i colpi dell’ex dirigente di Inter, Roma e Bologna, brilla il brasiliano Ederson, elogiato anche da Simone Barone: “È un ragazzo straordinario, anche se era alla sua prima esperienza europea, era davanti a tanti altri stranieri che giustamente all’inizio devono adattarsi al nuovo calcio e al nuovo ambiente. Lui si è integrato immediatamente”. Tante le voci di mercato sul classe ‘99, accostato anche al PSG: “È un calciatore moderno capace di fare box to box, ha qualità, corsa e temperamento. Da ex centrocampista posso dire con certezza che è un talento e sono sicuro che abbia ancora margini di miglioramento. È un calciatore che può giocare in grandi squadre, anche se mi auguro per la Salernitana che possa vestire ancora granata”. Sul proprio futuro in granata al fianco di Davide Nicola e dello staff, Barone ha detto: “Il primo step deve essere chiaramente l’ufficialità della nostra permanenza. Per l’avvenire io ho grande fiducia perché il mister, il direttore sportivo e il presidente sono delle persone e dei professionisti fantastici. Sicuramente la squadra verrà ritoccata e bisognerà alzare l’asticella gradualmente, come ha già confermato il direttore che ha parlato di 4-6 innesti. Partiamo da un organico soddisfacente che in questi 3 mesi insieme ha dato tutto per realizzare il sogno di una intera città”. Adesso non resta che aspettare che mister Nicola vada a piedi dal Papa, come ha promesso a febbraio. E, dopo la biciclettata Crotone-Torino di 5 anni fa, ci sentiamo di dire che il mister mantiene le promesse. Di Giovanni Palmisano

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